Famiglia

Egitto: assolta scrittrice progressista

Naval al-Sadawi non è colpevole di apostasia per le sue opinioni in merito a diritti della donna e poligamia

di Gabriella Meroni

La scrittrice egiziana Naval al-Sadawi non e’ colpevole di apostasia. Lo ha stabilito il giudice chiamato a valutare le accuse rivolte alla intellettuale femminista da un avvocato. Il tribunale ha respinto la richiesta del legale, secondo il quale la corte avrebbe anche dovuto obbligare la donna a divorziare dal marito. Motivando la decisione, il giudice ha stabilito che non era compito del querelante avanzare la richiesta, ma del pubblico ministero. Il legale aveva sostenuto che le opinioni espresse da Sadaawi sull’Islam ne facevano un’apostata e che dunque la donna non aveva diritto a essere sposata con suo marito. Secondo un principio islamico infatti i musulmani possono denunciare cio’ che considerano anti-islamico indipendentemente da un loro interesse diretto nella questione. Nel 1995, per ragioni simili, un professore del Cairo, Abu Zeid, era stato costretto a separarsi dalla moglie Ibtihal Younis. Adesso la coppia ha lasciato il paese e vive in Olanda. Proprio partendo da questo caso, Naval al-Sadawi, aveva colto lo spunto per criticare le discriminazioni imposte dall’Islam nei confronti delle donne e per opporsi alla poligamia.


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