Welfare

Egitto: 23 i condannati per omosessualit

Dopo sei mesi di carcere duro il verdetto: 23 colpevoli per omosessualità e disprezzo della religione

di Paolo Manzo

Un tribunale del Cairo ha condannato a pene fino a cinque anni 23 dei 52 egiziani sotto processo per omosessualità e disprezzo della religione, dopo un processo seguito con attenzione dai diplomatici e le organizzazioni per la difesa dei diritti umani. I due principali accusati, Cherif Farahat e Mahmud Ahmed Allam, sono stati condannati rispettivamente a cinque e tre anni di detenzione. Altre 21 persone sono state condannate, venti a due anni di prigione e una ad un anno. Gli altri 29 accusati sono stati assolti. I 52 accusati, nella maggioranza di circa 20 anni di età, sono stati fermati a Il Cairo l’11 maggio scorso, mentre si trovavano su di un’imbarcazione trasformata in club notturno nel quale, secondo la polizia, si facevano festini sfrenati. Cherif Farahat è stato dichiarato colpevole per disprezzo della religione e per pratiche sessuali contrarie all’islam. Mahmud Ahmed Allam solo per disprezzo della religione, e gli altri 21 sviluppi solo per pratiche sessuali contrarie alla religione musulmana. Sin dal suo inizio, lo scorso 18 Luglio, il processo ha provocato l’indignazione delle associazioni di omosessuali e delle organizzazioni per la difesa dei diritti umani in diversi Paesi. Amnesty International è intervenuta due volte per chiedere la liberazione immediata dei prigionieri, indagini per vedere se sono stati torturati durante la detenzione e il rispetto del diritto a vivere liberamente la sessualità in Egitto. Diplomatici nordamericani, canadesi, olandesi, francesi e svedesi hanno assistito a quasi tutte le udienze del processo.


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