Sostenibilità

Efficienza e sostenibilità Ecco l’energia made in Lucania

L'esperimento di Sle

di Redazione

Perseguire l’autonomia energetica della pubblica amministrazione lucana, contribuire alla riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra, disporre di una produzione di energia elettrica aggiuntiva a basso costo da fonti non fossili da destinare alla riduzione dei costi dell’energia elettrica delle famiglie e delle imprese. Sono i tre obiettivi di Società Energetica Lucana (Sle), l’energy provider della Regione Basilicata istituito a metà 2008 grazie al conferimento di un capitale sociale di 180mila euro (in seguito elevato a 1,18 milioni di euro) da parte del socio unico, la Regione Basilicata. La società, oltre a perseguire l’obiettivo di approvvigionamento energetico e di valorizzazione delle risorse naturali del territorio, è promoter e partner di innovazione all’interno della strategia regionale di uno sviluppo energetico sostenibile, attore di programmi pluriennali di risparmio, di efficienza energetica e di produzione da rinnovabile.
Obiettivi che la Società Energetica Lucana persegue non solo attraverso la sensibilizzazione quanto, soprattutto, la strategia di efficientamento dei consumi. È il caso, per citare l’ultimo esempio di razionalizzazione, della gara per la fornitura aggregata di energia elettrica indetta da Sle per conto della Regione Basilicata, delle Aziende sanitarie e ospedaliere lucane, degli enti subregionali. Un modello di gestione unificata dell’energia che consentirà di realizzare un risparmio annuale di 651mila euro. Una somma pari al 10% del costo complessivo sostenuto dalle amministrazioni interessate nell’esercizio precedente. La gara è stata vinta dalla società Edison energia che garantirà le forniture elettriche a quattro strutture ospedaliere (Azienda ospedaliera San Carlo di Potenza, Azienda sanitaria locale di Potenza, Azienda sanitaria locale di Matera, Irccs – Centro di riferimento oncologico di Basilicata) e ad altrettante strutture amministrative (Alsia, Arpab, Metapontum Agrobios, Regione Basilicata). Una procedura, tuttavia, che potrà estendersi anche ad altre amministrazioni.

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