Cultura
Effetto 11 settembre, più immigrati senza casa
Sale a mezzo milione il numero degli stranieri senza dimora
“Effetto Twin Towers” sugli immigrati ion Italia. Dopo l’11 settembre, infatti, e’ aumentato sensibilmente il numero degli extracomunitari che non riescono a trovare casa nel nostro paese. Sale cosi’ a 500 mila unita’ (dato pari al 35% dei residenti) il numero di immigrati che non hanno un tetto.
E’ quanto emerge dal rapporto Ares sulla condizione abitativa dei migranti in Italia che ha rilevato come, complice l’attentato alle Torri gemelle, e’ aumentata la diffidenza nei confronti degli extracomunitari e in particolare degli arabi. Risultato: parecchi proprietari, di fronte ad immigrati, specie se di colore o islamici, si rifiutano di affittare case. Al proposito i dati parlano chiaro: in cima alla classifica dei senza casa si piazzano proprio loro, i musulmani, che salgono a 182.800, contro i 136 mila di religione cattolica. Si aggirano poi sulle 32.400 unita’ gli immigrati di religioni orientali che non hanno ancora trovato una dimora. Una evidente discrepanza che secondo gli autori del rapporto ”acquista un senso alla luce delle diffidenze e di una campagna denigratoria non proprio sotterranea che da un certo tempo rendono difficili i rapporti tra proprietari ed aspiranti inquilini islamici”.
Diffidenza a parte, secondo Ares mancano ancora strutture alloggiative temporanee per realizzare un’accoglienza adeguata nei confronti dei nuovi flussi migratori. ”Occorrono infatti -sostengono gli autori dell’indagine- strutture flessibili per un’accoglienza rapida e per una rapida dismissione, accompagnate da servizi di orientamento”. ”I centri attualmente disponibili in Italia -denuncia Ares- sono del tutto insufficienti”. Ma quante sono le strutture disponibili al momento? In tutto se ne contano 820, di cui 620 ubicate al Nord e sono in grado di offrire 17.200 posti letto di fronte ad una do,manda urgente di almeno 100 mila posti letto di fronte ad una domandas urgente di almeno 100 mila posti letto. Il Lazio, dove affluiscono annualmente circa 16 mila nuovi immigrati, dispone soltanto di 36 centri (assicurano circa 900 posti letto
complessivi).
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