Formazione

EDUCAZIONE. La scuola che vorremmo: parlano le Ong

Un sistema dell'istruzione comune, interculturale e che educa alla cittadinanza mondiale. Questo l'auspicio delle Ong italiane preoccupate per la conversione in legge del decreto Gelmini

di Redazione

Una lettera divulgata a mezzo stampa per descrive la scuola che vorrebbero. È l’iniziativa dell’Associazione Ong Italiane per far sentire la propria voce sul decreto Gelmini e sulla scuola. Preoccupato per i tagli previsti dal Governo che andranno a incidere sul fondamentale diritto all’educazione, il presidente Sergio Marelli sottolinea che «l’impegno nella scuola in Italia è uno dei modi attraverso cui si esprime la tensione propositiva e progettuale per un miglioramento delle condizioni di vita di tutte le donne e tutti gli uomini del mondo, ed è un pilastro irrinunciabile nella prospettiva di un’umanità solidale e capace di futuro verso cui le Organizzazioni Non Governative lavorano».
La scuola italiana, in particolare quella di base, «è guardata come modello di scuola inclusiva verso cui tendere», si legge nella lettera. «Un patrimonio che ha prodotto ottimi risultati in termini di metodologia, successo scolastico e prevenzione dell’abbandono. Tutti i paesi civili si muovono in questa direzione, l’Italia non può tornare indietro».


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