Economia
Educazione finanziaria e microcredito all’Ateneo Urbinate
Un importante evento organizzato dallo Yunus Social Business Centre a Urbino ha portato al centro del dibattito il microcredito e la finanza etica per la lotta alla povertà e l'educazione
#OttobreEdufin2019, il mese dell’educazione finanziaria, ha fatto tappa nella prestigiosa Università degli Studi di Urbino Carlo Bo dove, nei giorni scorsi, si è tenuto il seminario “Educazione finanziaria e microcredito”.
L’evento, organizzato dallo Yunus Social Business Centre – Urbino (centro di ricerca sui temi dell’economia sociale e sul microcredito, ispirato alle teorie del Premio Nobel Muhammad Yunus, e che risiede presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Ateneo Urbinate), in collaborazione con il Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea (GBCI), ha contribuito ad innalzare il già alto livello degli oltre cinquecento appuntamenti previsti nel calendario di questa seconda edizione del mese dedicato all’educazione finanziaria.
In un’aula gremita da studenti universitari, docenti e cittadini amanti delle tematiche oggetto dell’incontro, sono state affrontate le mille e più sfumature che legano la microfinanza, ed il microcredito in particolare, con l’educazione finanziaria.
Il fil rouge che accomuna questi due argomenti è soprattutto quello che permette alle persone di “vivere una buona vita”.
Da un lato, infatti, il saper amministrare bene il proprio denaro vuol dire voler bene a sé stessi e ai propri cari, dall’altro è il microcredito lo strumento che in ogni angolo del mondo, permette di sollevarsi da situazioni di disagio sociale o lavorativo.
Sul palco degli oratori si sono alternati la professoressa Elisabetta Righini, direttrice dello Yunus Social Business Centre di Urbino, che, tra l’altro, ha trattato gli argomenti in scaletta non soltanto dal punto di vista giuridico, economico e finanziario, ma anche introducendo riflessioni di carattere psicologico legate all’economia comportamentale.
Chiara Piva, di Federcasse, ha parlato del Credito Cooperativo e della “Microfinanza campesina”, il programma che da anni il Credito Cooperativo italiano sostiene in Ecuador, dove grazie al lavoro svolto dal Fondo Ecuatoriano Populorum Progressio migliaia di famiglie hanno sconfitto la povertà.
Marco Marcocci, in rappresentanza del Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea, ha tracciato un quadro sulle iniziative di educazione finanziaria fatte in Italia da quando è stata varata la strategia nazionale in materia e successivamente ha esposto alcune tecniche di accesso al credito praticate in molti paesi del sud del mondo. Tra l’altro, l’esponente del Gruppo Iccrea, ha parlato del Terzo settore e, in particolare, di Coopera (www.coopera.gruppo.iccrea.it) che contraddistingue tutte le iniziative del Gruppo rivolte al mondo del non profit.
Particolarmente apprezzata dal pubblico è stato la partecipazione straordinaria del soprano Felicia Bongiovanni, direttrice artistica dello Yunus Social Business Centre – Urbino e del relativo Progetto “Impresa e Cultura”, che ha interpretato l'aria "Nata due volte" tratta dall'opera lirica contemporanea "27 dollari" della compositrice Paola Samoggia e dedicata alla vita e all’operato del Prof. Yunus. L’opera è stata rappresentata in anteprima assoluta lo scorso maggio in occasione della visita del Prof. Yunus a Urbino per l’inaugurazione dello Yunus Centre, e Felicia Bongiovanni ha interpretato il ruolo della protagonista femminile, prima donna a collaborare con il professore nella fondazione della Grameen Bank. Obiettivo del Progetto “Impresa e Cultura” è infatti quello di diffondere la conoscenza di temi economici e sociali attraverso l’arte e la cultura, espressione più alta di quell’umanità che deve improntare anche l’agire economico nel senso più nobile del termine.
Come ha ricordato in apertura dei lavori la professoressa Maria Paola Mittica, Presidente della scuola di Giurisprudenza dell’Ateneo Urbinate, “bisogna imparare a stare al mondo” e l’educazione finanziaria ed il microcredito vanno in tale direzione, tanto più se accompagnati dalla riflessione profonda che solo l’arte può offrire e stimolare.
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