Economia
Educazione finanziaria al tempo di rock
Finanza a Km 0, il programma di educazione finanziaria proposto da ON THE MOVE web-radio ospita i 7Seven, una rock band romana, composta da cinque ragazzi. Un modo per avvicinare il pubblico più giovani a temi che solitamente non frequentano
di Redazione
Rock, giovani e finanza, che strana triangolazione. Ecco, se vogliamo fare una sana educazione finanziaria e vogliamo rivolgerci a tutti, ma proprio a tutti, niente deve essere trascurato, nemmeno il rock e, tantomeno, i giovani.
Finanza a Km 0, il programma di educazione finanziaria proposto da ON THE MOVE web-radio sembra avere molto chiaro questo concetto ed è per questo che, nella puntata appena messa in onda, ospita i 7Seven, una rock band romana, composta da cinque giovanissimi.
Marco Marcocci, conduttore della trasmissione, ha posto ai componenti della band alcune domande sul loro modo di gestire la “paghetta” e la cassa comune del gruppo e ne è uscito un dibattito fresco, semplice e scorrevole.
Naturalmente non è mancata la musica live che la band ha offerto tra considerazioni su entrate ed uscite, carte prepagate e conti correnti.
Federico, 18 anni, ultimo anno di liceo e chitarra acustica del gruppo, utilizza per amministrare i propri averi (derivanti dalla paghetta dei genitori) quello che lui chiama il quaderno dei soldi, un taccuino personalizzato da un dollaro attaccato con lo scotch in copertina, dove pazientemente da qualche tempo a questa parte registra le spese e le entrate, tirando poi le somme a fine mese.
Il rock inglese suonato dai 7Seven ha introdotto una riflessione anche su un possibile inserimento dell’educazione finanziaria nei curricula scolastici ed i ragazzi si sono dichiarati a favorevoli all’eventualità in quanto ritengono che sia fondamentale al mondo d’oggi capire i prodotti ed i servizi finanziari.
La puntata di Finanza a Km 0 con partecipazione della band sarà ascoltata da un pubblico diverso dal solito: i giovani che saranno i cittadini economici di domani.
A volte, per avvicinare i giovani alla finanza, o meglio all’educazione finanziaria, basta poco. Ad esempio della buona musica rock.
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