Formazione
Educazione civica, formati online oltre 500 docenti
Soddisfatti gli insegnanti che hanno partecipato alla prima edizione di CivicAttiva: il corso organizzato dal Robert F. Kennedy Human Rights Italia con Ipsos che ha valutato il gradimento e dalla risposte emerge anche la voglia di continuare ad approfondire le tematiche affrontate in più del 70% degli intervistati. Nei prossimi corsi focus su narrazione delle periferie, cinema e civismo, Agenda 2030…
di Redazione
Dopo la conclusione del corso online “CivicAttiva. L’educazione civica a scuola. Storie, valori e volti”, prima edizione dell’offerta formativa che il Robert F. Kennedy Human Rights Italia, in collaborazione con Amnesty International Italia, Fondazione Lelio e Lisli Basso, Cospe Onlus e ReDu, ha voluto offrire ai docenti delle scuole di ogni ordine e grado per affrontare l’insegnamento dell’educazione civica, la formazione continua online fino a maggio 2021. Altre tematiche di CivicAttiva saranno infatti al centro dei moduli aggiuntivi il cui primo corso si è tenuto lo scorso 19 gennaio a cura dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, sede di Piacenza, che quest’anno, in collaborazione anche con il Robert F. Kennedy Human Rights Italia, ha avviato il corso di laurea triennale in Management per la Sostenibilità. Si parlerà poi di narrazione delle periferie, di cinema e civismo, di Agenda 2030, di intelligenza artificiale con registi, esperti e ricercatori.
Il corso sull’insegnamento dell’educazione civica, che la Legge 92/2019 ha reso obbligatoria a partire da questo anno scolastico, è stato accreditato dal Miur e le 33 ore si sono svolte sulle piattaforme Microsoft Teams (per il sincrono) e WeSchool (per l’asincrono). Sono state affrontate tutte le tematiche indicate dal ministero dell’Istruzione: la Costituzione Italiana ed il suo rapporto con le carte internazionali, l’educazione ai diritti umani ed allo sviluppo sostenibile, l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, il contrasto al discorso d’odio e il ripensare gli ambienti di apprendimento durante l’emergenza Covid-19 e si è concluso con una sessione plenaria a cui ha partecipato, dialogando di impegno civile e Costituzione con più di 500 docenti collegati, anche Neri Marcorè.
Ai partecipanti è stato sottoposto un questionario, progettato dall’agenzia Ipsos, per valutare il livello dell’offerta formativa e comprendere il grado di soddisfazione, oltre che le opinioni sull’importanza dell’insegnamento dell’educazione civica a scuola. I dati mostrano che il Robert F. Kennedy Human Rights Italia e i suoi partner sono riusciti a coinvolgere docenti appartenenti a tutti gli ordini di scuola e provenienti da tutta Italia. Dal campione intervistato, composto da più dell’80% da docenti di ruolo, emerge la consapevolezza dell’importanza dell’insegnamento dell’educazione civica a scuola: il 97% considera questa materia di valore e quasi il 70% sostiene che sia meglio quanto integrata ad altri insegnamenti. Più della metà dei docenti ha dichiarato che il principale motivo di iscriversi al corso sia stata la necessità di imparare metodologie e tecniche per l’insegnamento della materia, mentre quasi tutta la restante metà necessitava di acquisire o approfondire i contenuti di questa.
Obiettivi raggiunti, quindi, considerato che il 90% degli intervistati si è detto molto soddisfatto del corso e quasi la totalità ritiene di aver attinto a materiali utili per lo svolgimento della propria professione. Infine, emerge la voglia di continuare ad approfondire le tematiche affrontate in più del 70% degli intervistati, dando largo spazio all’utilizzo dei prodotti multimediali considerati necessari per potenziare l’educazione ai diritti umani da più dell’80%. L’educazione civica ha bisogno quindi di strumenti e, chiaramente, i prodotti multimediali sono tra i più preziosi in particolare nell’ultimo e difficile anno in cui hanno coadiuvato i docenti nel loro lavoro quotidiano.
«Siamo soddisfatti dei risultati di questa indagine, perché rafforza in noi la consapevolezza che oggi parlare di educazione civica è un dovere. Sono rimasto colpito dalle parole scelte dai docenti per rispondere alla domanda di Ipsos su come spiegherebbero ai propri studenti il significato di "adoperarsi civilmente”: in tantissimi hanno risposto che essere attivi civilmente è avere ben chiari i propri diritti ed i propri doveri, cardini inscindibili della crescita consapevole e responsabile», ha osservato il presidente del Robert F. Kennedy Human Rights Italia, Stefano Lucchini.
«I dati di valutazione del corso mostrano un’altissima soddisfazione da parte dei docenti che vi hanno partecipato. È stato davvero un successo e un caso virtuoso di proficua collaborazione tra organizzazioni che si battono per diffondere la cultura dei diritti umani», sostiene da parte sua il presidente Ipsos, Nando Pagnoncelli, che sottolinea: «In un momento storico di grande incertezza, educare le giovani generazioni al tema dei diritti e dei doveri, renderle consapevoli dell’importanza di trovare un equilibrio tra l’io e il noi, tra la dimensione individuale e quella collettiva, resta un pilastro fondamentale dell’istruzione. Pertanto, fornire ai docenti di tutti gli ordini di scuola gli strumenti necessari per condurre al meglio questo nobile compito è fondamentale: il Robert F. Kennedy Human Rights Italia e i suoi partner sono riusciti a rafforzare le competenze professionali dei docenti, un contributo importante alla scuola italiana».
In apertura photo da Unsplash
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