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Educare i giovani al pensiero critico per generare la cultura della democrazia
Dal 14 al 16 marzo a Fiera Milano Rho va in scena la 21esima edizione di “Fa’ la cosa giusta!”, la fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibili, organizzata da Terre di mezzo Editore che ospiterà anche la nuova edizione di “Sfide - La scuola di tutti”, tre giornate di formazione incentrate sul tema “Educare al pensiero critico”. «Abbiamo inserito un focus sulla scuola all'interno della fiera perché siamo conviti che sia il vero cuore della società», dice Piero Magri, referente di Sfide
di Anna Spena

Il pensiero critico è lo spazio in cui riprendere in mano e approfondire “il filo del discorso” e l’intenzionalità delle scelte. Uno spazio dove studentesse e studenti possono crescere come cittadini lasciando cadere ogni pregiudizio: una scuola che forma e si forma sulla base dello spirito critico è una scuola che genera la cultura della democrazia. Ma quale ruolo può avere la scuola nello sviluppo del pensiero critico? A questa domanda risponde la nuova edizione di “Sfide – La scuola di tutti“, tre giornate di formazione incentrate sul tema “Educare al pensiero critico” all’interno di “Fa’ la cosa giusta!“, fiera nazionale del consumo critico e degli stili di vita sostenibili che si tiene a Fiera Milano Rho dal 14 al 16 marzo. Organizzato da Terre di mezzo Editore e dall’associazione Insieme nelle Terre di mezzo, in collaborazione con Edizioni Centro Studi Erickson e Mce (Movimento di Cooperazione Educativa), “Sfide” si rivolge a insegnanti, dirigenti scolastici, studenti ma anche famiglie e tutti coloro che sono interessati al mondo dell’educazione.
L’evento porta a Milano oltre 150 relatori, tra docenti ed esperti di tutta Italia, in 100 incontri formativi e laboratori per affrontare alcuni dei temi al centro dell’attualità del mondo scolastico, come la valutazione, l’orientamento, la valorizzazione professionale dei docenti e la personalizzazione dell’insegnamento, la costruzione di contesti educativi accoglienti. Ma anche la lettura come strumento per nutrire il libero pensiero, la parola come spazio per costruire una scuola plurale e interculturale, la storia in rapporto con l’attualità, l’uso dell’intelligenza artificiale e delle tecnologie in classe. Importante novità di questa edizione l’attenzione alla formazione specifica di educatori dei bambini della fascia 0-6 anni. Intervista a Piero Magri, responsabile relazioni esterne Terre di mezzo editore e referente per “Sfide – La scuola di tutti”.
Che significa “la scuola di tutti”?
Una scuola dove tutti possono entrare, dove ognuno può essere se stesso, dove ognuno può, come dire, tirar fuori tutto ciò che è. Noi siamo tutti diversi, e quindi la scuola di tutti dovrebbe essere un luogo capace di accogliere la diversità. Nel nostro sistema scolastico, nella nostra società, è ancora l’alunno che si deve adattare alla scuola. Una scuola davvero inclusiva permette di creare una una società inclusiva. Ecco la scuola non può essere considerata solo un’agenzia educativa, ma è lo spazio e il tempo dove i nostri giovani, i nostri figli, passano buona parte della loro vita.
Come si costruisce?
Ci tengo a dire che la scuola italiana rimane comunque, in molti casi, un’eccellenza. E che sono tantissimi i docenti e gli insegnanti che hanno grande senso di responsabilità, di investimento, direi anche di abnegazione. E molte volte ci dimentichiamo di questa cosa qua perché non viene detta, perché non fa rumore. Però davvero gli insegnanti, nella grande maggioranza dei casi, investono nell’accoglienza, nell’ascolto dei ragazzi, degli studenti, delle studentesse. Come si costruisce una scuola così? Si costruisce cercando davvero di porre lo studente al centro e quindi facendo in modo che le cose che andiamo a insegnare, le cose che andiamo a condividere siano davvero accessibili e permettano di crescere, di formarsi.
Questa è l’ottava edizione di “Sfide – La scuola di tutti”, e il tema scelto per quest’anno è “educare al pensiero critico”. Come si educano i bambini e le bambine al pensiero critico?
Abbiamo scelto questo tema perché ci sembra che nella società attuale – che va molto veloce – per molti giovani, ma non solamente per loro – il grande rischio è di restare in superficie, di non approfondire. Per noi educare significa andare in profondità, andare a cercare la verità, il senso. A me colpisce sempre il fatto che i bambini, quando hanno due o tre anni, chiedono “perché? Perché questa cosa qua?” Il fatto di chiedersi perché, che poi purtroppo si perde o perdiamo, è davvero qualcosa che abbiamo dentro. Allora, io credo che educare al pensiero critico voglia dire davvero aiutare i ragazzi e ragazze a chiedersi il perché, a cercare il senso.
Perché c’è “Sfide” dentro “Fa’ la cosa giusta!”
Perché la scuola è il cuore della società. E quindi fare un evento sulla scuola all’interno di una fiera che si occupa di stili di vita sostenibili, che parla di scelte, di consumo critico, mi sembra importante. Abbiamo voluto inserire la scuola dentro un contesto più largo per dire esplicitamente che la scuola fa parte della vita.
Ci segnala qualche incontro?
Il doppio appuntamento con Reggio Children, eccellenza italiana, centro internazionale per la difesa e la promozione dei diritti e delle potenzialità dei bambini nato per valorizzare l’esperienza di scuole e nidi comunali di Reggio Emilia. Il primo incontro è dedicato al tema dell’educazione al pensiero critico attraverso la proposta di esperienze per valorizzare i diversi modi di ogni bambino di interpretare il mondo. In parallelo, Reggio Children propone un workshop per esplorare i modi di conoscere delle bambine e dei bambini a partire da progetti realizzati nel comune emiliano tra scuole dell’infanzia comunali e scuole primarie statali. E ancora l’incontro con Susy Mariniello, maestra della scuola primaria dell’Ospedale Meyer che, da cinque anni, accompagna i bambini ricoverati nel loro percorso scolastico, offrendo opportunità uniche di apprendimento e sostegno. Per Susy, essere maestra al Meyer significa aiutare i piccoli pazienti ad affrontare le sfide della malattia attraverso l’istruzione e il sostegno emotivo. Con la sua “Scuola all’Incontrario”, Susy crea un ambiente accogliente e stimolante, dove ogni lezione parte dalla domanda: “Cosa hai voglia di fare oggi per stare bene insieme?”.
Per partecipare a Sfide è necessario acquistare il biglietto di ogni incontro su sfide-lascuoladitutti.it, dove si possono scegliere anche alcuni pacchetti; l’acquisto è possibile anche con la Carta del docente. Sul sito è disponibile il programma completo e una scheda descrittiva di ogni appuntamento. Per tutti gli incontri verrà rilasciato un attestato di frequenza. L’ingresso alla Fiera Fa’ la cosa giusta! è gratuito con registrazione, per info e per il programma: www.falacosagiusta.org.
Credit foto Claudia Mazza
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