Cultura

Edoardo Bennato compone inno per Marcia pace 12 maggio

Il cantante ribadisce: «Sono solo canzonette, ma spesso sono anche importanti»

di Gabriella Meroni

”Non e’ amore” cio’ che fa girare il motore del volo militare, il sorriso della pubblicita’ che inganna, ”il gesto plateale di chi marcia spaccando le vetrine del quartiere”. ”Non e’ amore la guerra della fede”. Queste le parole dell’Inno per la pace di Edoardo Bennato, la canzone-simbolo del primo maggio e che sara’ anche l’inno della marcia Perugia-Assisi che si terra’ il 12 maggio. La campagna per la pace, intrapresa dal cantautore napoletano, e’ stata presentata in una conferenza stampa, presente anche il presidente dei verdi Alfonso Pecoraro Scanio. Bennato e la casa discografica devolveranno il ricavato a favore dei bambini vittime della guerra e del terrorismo. ”Non faccio proclami politici o filosofici. Sono sempre canzonette. Ma le canzonette – ha detto Bennato – fanno parte del costume, sono cantate dai giovani e possono diventare un fatto importante. Io parto dalla musica, ma questa ballata ha qualcosa in piu’: sortisce un effetto immediato di emozione, e poi fa riflettere”. Il cantautore e Pecorario Scanio si sono rivolti a tutte le forze politiche e sociali per chiedere la loro adesione. Hanno fatto appello in particolare agli editori e ai mass media, affinche’ facciano opera di divulgazione della canzone e perche’ ”oltre alle inevitabili immagini violenza, facciano anche ascoltare i versi della pace”. All’iniziativa, ha ricordato Pecorare Scanio, hanno gia’ aderito il sindaca di Roma, Walter Veltroni, Cgil, Cisl e Uil, l’Unicef, Greenpeace, padre Enzo Fortunato del Sacro Convento.


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