Non profit

Edison, nell’orizzonte sociale gli adolescenti

Nata lo scorso anno dalla storica società energetica, la Fondazione Eos presenta la sua prima rendicontazione di sostenibilità che spiega perché, nel triennio 2021-2024, al centro saranno gli 11-16enni

di Giampaolo Cerri

Promozione, crescita, sviluppo ed educazione di ragazzi e ragazze di età adolescenziale (11-16 anni): sono le aree di intervento su cui si è concentrata Fondazione Eos – Edison Orizzonte sociale per il triennio 2021-24. La Fondazione, nata nel 2021 dalla storica società energetica milanese Edison, ha presentato infatti il suo primo bilancio di sostenibilità. Scelta, ricorda una nota, dettata dalla chiarezza di dati che caratterizza l’Italia, vale a dire “da uno dei maggiori tassi in Europa di ragazzi che non studiano, non lavorano e non cercano un impiego (i NEET, con un acronimo, tra i 15 e 19 anni sono al 25%), la povertà educativa e sociale è in aumento, soprattutto per i nuclei a basso reddito e nel Sud Italia (nel 2021 l’abbandono scolastico è al 13,5% tra i 18 e 24 anni), e, anche complice la pandemia da Coronavirus, negli ultimi due anni si sono aggravate le condizioni psico-sociali dei più giovani con un incremento di atti di autolesionismo, ansia, insonnia e depressione”.

Per l’avvio delle nuove progettualità, documentate dal Bilancio, la Fondazione ha deciso di partire dalla Sicilia, regione in cui Edison ha una presenza storica e partecipa attivamente alla sua vita economica, con attività che vanno dalla generazione di energia elettrica fino alla vendita di luce e gas e servizi energetici e ambientali. “Nel primo semestre del 2022”, recita la nota, “ha lanciato a Palermo il progetto Traiettorie Urbane, che si propone di coinvolgere gli adolescenti di sei quartieri in un percorso di partecipazione, con attività artistiche e sportive, e di abbattere le barriere fisiche e sociali della città per renderli protagonisti nel disegno delle loro traiettorie di vita. A Catania, invece, insieme al club rugbistico Briganti del Librino, ha avviato un progetto che unisce lo sport e la conoscenza del territorio attraverso laboratori di street art”.

All’interno del suo piano triennale, inoltre, la Fondazione “ha raccolto anche le iniziative sviluppate negli scorsi anni della divisione Sostenibilità e CSR di Edison. Come Green Me, un progetto che ha l’obiettivo di promuovere buone pratiche di sostenibilità e inclusione sociale del Museo Egizio di Torino e dei suoi fruitori; e Edison Green Movie, il primo protocollo europeo per il cinema sostenibile, che rende più efficiente e sostenibile la lavorazione di un film. Un’attenzione al mondo del cinema destinata a rafforzarsi ulteriormente quest’anno nello spazio della ex Manifattura Tabacchi a Milano, dove la Fondazione valorizzerà la sua esperienza nell’ambito del cinema sostenibile in un rapporto di reciproca collaborazione e scambio con le istituzioni che abitano lo spazio (Museo del Cinema, Centro Sperimentale di Cinematografia, Scuola civica del cinema Luchino Visconti) integrandola anche con progetti e iniziative di innovazione sociale”.

Attività che per Edison hanno “l’obiettivo di creare valore sociale sul territorio e consolidare il suo ruolo di operatore energetico responsabile, impegnato con le proprie persone e competenze per uno sviluppo sostenibile e inclusivo”.


Inoltre, prosegue la nota di Fondazione, sempre nell’ultimo anno, “Eos ha risposto prontamente all’emergenza generata dal conflitto in Ucraina, attivando progetti di sostegno insieme alle associazioni umanitarie Terre des hommes e Casa Oz, per strutturare insieme iniziative di accoglienza, integrazione e supporto duraturo ai rifugiati”.

Soddisfatta Francesca Magliulo, direttrice della Fondazione: “Con lo scoppio della pandemia da Covid-19”, ha detto, “ci siamo chiesti come contribuire a ridurre i divari sociali aggravati dalla stessa epidemia, dando ancora maggior concretezza al nostro impegno per una transizione energetica sostenibile, inclusiva e responsabile. Abbiamo così strutturato un programma triennale volto a contrastare in primo luogo la povertà educativa, una vera e propria piaga sociale, acutizzatasi drammaticamente in questi ultimi due anni, in cui si è registrato un incremento dell’abbandono scolastico e degli atti di autolesionismo tra i giovani. Sono così nate progettualità su molti territori, come Traiettorie Urbane a Palermo, per accompagnare i ragazzi in un percorso di consapevolezza e riscoperta delle proprie aspirazioni e potenzialità, costruendo nuove traiettorie di vita insieme a coetanei e adulti. Un primo passo di un articolato programma che ci auguriamo ci permetta di incontrare nuovi compagni di strada”.

Consulta il Bilancio sociale di Fondazione Eos qui.

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