Formazione
Edilizia: boom di manodopera straniera
Su 1.915.000 occupati nelle costruzioni, poco meno di 400.000 sono extracomunitari e, di questi, più di 100.000, lavorano nelle opere pubbliche. I dati sono del rapporto Unioncamere-Cresme.
di Redazione
Due lavoratori su dieci nel settore delle costruzioni sono extracomunitari e la loro presenza, in percentuale, è destinata ad aumentare nei prossimi anni.
L’analisi e’ contenuta nel rapporto Unioncamere-Cresme sul contributo delle opere pubbliche all’economia italiana e segnala come il settore delle costruzioni si conferma, anche in prospettiva, uno dei principali sbocchi occupazionali per gli immigrati.
“In sostanza, già oggi – si legge nello studio – su 1.915.000 occupati nelle costruzioni, poco meno di 400.000 sono extracomunitari e, di questi, più di 100.000, si può stimare che possono lavorare nelle opere pubbliche. Una crisi del settore delle opere pubbliche – si sostiene nello studio – sarebbe quindi certamente grave anche da punto di vista dell’impatto che avrebbe sulla manodopera extracomunitaria, producendo disoccupazione e conseguenti criticità sociali”.
Assunzioni in crescita
“La percentuale di stranieri sulle nuove assunzioni nel settore delle costruzioni – rileva l’associazione delle Camere di Commercio italiane – e’ ormai pari al 35%. Ma nelle regioni del nord e in parte in quelle del centro il fenomeno ha dimensioni decisamente superiori alla media nazionale: in Umbria gli occupati stranieri nelle costruzioni sono già il 40%, in Friuli Venezia Giulia superano il 30% e in Veneto toccano il 25%; mentre nelle nuove assunzioni gli stranieri sfiorano il 60% in Umbria, il 50% nelle Marche, il 40% nel Veneto”. Nel 2005, secondo le stime del Cresme, nelle opere pubbliche sono stati investiti 43,7 miliardi di euro. In termini occupazionali tale investimento può essere tradotto, sulla base di analisi che indicano in 13,6 unità di lavoro annue per milione di euro la media nazionale delle costruzioni nel 2005, in 595.000 occupati.
La Cgil contro il lavoro nero nell’edilizia
Il settore delle costruzioni è pienamente coinvolto nel fenomeno dell’economia sommersa: da anni, infatti, associazioni imprenditoriali e sindacati di categoria sono impegnati su un fronte comune.
Per denunciare le irregolarità del sommerso, la Cgil ha indetto una Campagna nazionale contro l’economia sommersa denominata il ROSSO contro il NERO.
Scopo della campagna è quello di contribuire a combattere ciò che il sindacato considera uno dei principali mali dell’economia italiana ed un freno reale allo sviluppo competitivo del Paese, Secondo la Cgil occorre mettere a punto strategie articolate di interventi nazionali e locali, legislativi e contrattuali per far emergere nei prossimi anni migliaia di lavoratori (stranieri e non) e imprese.
Il tema sarà affrontato nella prossima Conferenza Nazionale contro il Lavoro nero e Immigrazione, dal titolo “DIRITTI in APPALTO – REGOLARMENTE IMMIGRATI IN EDILIZIA”, che la Fillea terrà, nel quadro della campagna nazionale Cgil, il giorno venerdi 7 luglio a Milano, presso il Teatro delle Erbe, Via Mercato, 3, ore 10.00 – 14.00.
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