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Ecuador. Un Paese bello ma difficile
L'Italia sta per affrontare l'Ecuador. Andiamo a scoprire la realtà - a volte drammatica - del Paese sudamericano che "taglia in due il mondo"
L’Italia sta per affrontare l’Ecuador, uno dei Paesi più poveri del mondo.
Ecco una breve scheda sull’Ecuador. Inoltre, ricordiamo che su questo Paese uscì, il 23 febbraio 2001, un bel servizio di Emanuela Citerrio su Vita magazine e molti approfonditi articoli della stessa, ora disponibili su www.vita.it (http://web.vita.it/articolo/index.php3?NEWSID=2169).
Repubblica dell’Ecuador
República del Ecuador
Superficie: 272.116 Km²
Abitanti: 11.691.000
Densità: 42 ab/Km²
Forma di governo: Repubblica presidenziale
Capitale: Quito (1.300.000 ab.)
Altre città: Guayaquil 1.830.000 ab., Cuenca 275.000 ab., Ambato 225.000 ab.
Gruppi etnici: Meticci 50%, Indios 30%, Bianchi 10%, Neri e mulatti 10%
Paesi confinanti: Colombia a NORD, Perù a SUD ed EST
Monti principali: Volcán Chimborazo 6267 m
Fiumi principali: Rio Napo 420 Km (tratto ecuadoriano, totale 900 Km), Rio Guayas 320 Km
Laghi principali: –
Isole principali: Isole Galapagos 7812 Km² (Isabela 4278 Km²)
Clima: Equatoriale – temperato
Lingua: Spagnolo (ufficiale), dialetti indios (Quechua e Jivaro)
Religione: Cattolica 95%
Moneta: Sucre ecuadoriano
La capitale, Quito, oltre ad avere il primato di capitale più elevata del mondo (si trova a circa 2800 metri di altezza), ha i sobborghi settentrionali tagliati dalla linea dell’Equatore. (V.L.C.)
Fatti generali
L’Ecuador è uno dei paesi più piccoli dell’America Latina (283,560 km quadrati).
Confina con la Colombia a nord e con il Perù a sud e
condivide con essi l’eredita’ culturale dell’Impero Inca.
Ha una popolazione di 13 milioni di abitanti distribuita nelle tre regioni: la Costa, la Sierra e l’Amazzonia.
Plaza S. Francisco Quito Quito, la sua capitale situata a 2.850 mt. s.l.m., dichiarata dall’Unesco patrimonio mondiale dell’umanità, è una città con varie sfaccettature: un centro storico di stile coloniale tra i meglio conservati del Sud America, una parte moderna dove la vita scorre con ritmi simili a quelli europei o statunitensi tra rumori e smog ed infine le periferie degradate e disordinate dove si ammassano le famiglie meno abbienti.
ECUADOR: IL PARADISO PER I TURISTI, L’INFERNO PER I SUOI ABITANTI
A cura di Fabrizio Padovani
SITUAZIONE SOCIO-ECONOMICA
Dati recenti segnalano che la situazione della poverta’ in Ecuador e’ peggiorata. Come afferma l’ultima relazione dell’Istituto Statistico PNUD, il 65% della popolazione vive in condizioni di estrema indigenza dovuta all’impossibilita’ di poter contare su risorse per far fronte alle necessita’ primarie: salute, educazione, alimentazione, abitazione e abbigliamento. A causa di questa situazione bambini e bambine entrano nello scenario della prostituzione e del lavoro nero. Negli ultimi quattro anni l’Ecuador ha vissuto una delle crisi economiche piu’ gravi di tutta la sua storia. La poverta’ colpisce tutti i settori della popolazione e i giovani non esono esclusi da questa situazione che li rende piu’ vulnerabili.
POVERTA’
Si considerano povere le persone che rientrano in una o piu’ delle seguenti categorie:
– Persone che vivono in case senza elettricita’.
– Chi effettua il rifornimento idrico da fiumi o ruscelli o utilizzando acqua piovana.
– Chi vive in abitazioni prive di servizi igienici e fognature.
– Chi vive in case dove in una stanza dormono quattro o piu’ persone.
– Persone appartenenti a famiglie dove la maggioranza dei componenti e’ analfabeta.
– Persone appartenenti a famiglie dove uno o piu’ componenti in eta’ scolare non e’ iscritto ad alcun istituto educativo.
– Famiglie dove l’ultimo parto non e’ stato seguito da personale medico o infermieristico ovvero il parto e’ avvenuto nella casa con l’aiuto di un familiare o di un amico.
SALUTE
Per quanto riguarda la salute, dati recenti elaborati dalla DNSPI Direccion Nacional de Salud de los Pueblos Indigenas rivelano che il 57% dei bambini in eta’ compresa tra uno e quattro anni soffre di denutrizione. Sempre la stessa fonte attesta che il 42% delle donne intervistate afferma di aver subito la perdita prematura di un figlio arrivando fino a dieci figli morti in alcuni casi.
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