Volontariato

Ecuador: tensioni per proteste organizzazioni indigene

Le tre principali organizzazioni indigene dell'Ecuador continuano a manifestare contro la firma di un trattato di libero commercio con gli Usa e per esigere una riforma della Legge sugli idrocarburi

di Redazione

Le tre principali organizzazioni indigene dell’Ecuador continuano a manifestare in tutto il paese contro la firma di un trattato di libero commercio con gli Usa e per esigere una riforma della Legge sugli idrocarburi che aumenti il ruolo dello stato nello sfruttamento e commercializzazione del greggio. Da tempo la Confederazione delle nazionalita’ indigene dell’ Ecuador (Conaie) ha minacciato una vera e propria sollevazione nazionale se il governo del presidente Alfredo Palacio insistera’ sulla definizione del trattato commerciale con Washington. Alle proteste si sono unite, anche se con modalita’ diverse, anche la Federazione delle organizzazioni contadine indigene e negre dell’Ecuador (Fenocin) e la Federazione degli indigeni evangelici (Feine). Il governo centrale e’ determinato ad impedire assembramenti nelle citta’ ed in particolare a Quito dove oggi, assicura il quotidiano on line Ecuadorinmediato, oltre 200 agenti di polizia hanno impedito che un centinaio di membri della Fenocin si installassero nel parco El Arbolito, al centro della capitale. Nei tafferugli, tre dirigenti dell’organizzazione sono stati arrestati. Ieri, la polizia era intervenuta anche nei confronti di un corteo di circa 2.000 persone in marcia da Ambato verso Quito, procedendo all’arresto del presidente della Feine, Marco Murillo, e di altri due dirigenti del movimento. Intanto, la delegazione che negozia a Washington il trattato di libero commercio con gli Usa ha annunciato una sospensione dei lavori, che potrebbero essere ripresi fra la fine di aprile e l’inizio di maggio. Per quanto riguarda infine la Legge sugli idrocarburi approvata dal Congresso unicamerale la settimana scorsa, i responsabili delle imprese petrolifere private ecuadoriane hanno avvertito il governo che si preparano a presentare denunce alla magistratura se il provvedimento sara’ promulgato dal presidente Palacio.


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