Mondo

Ecuador: indios chiedono alla Texaco risarcimento di 1,55 miliardi Usd

La società Usa è accusata di aver versato nell’ambiente milioni di litri di sostanze inquinanti

di Francesco Agresti

Mille e cinquecento milioni di dollari. Tanto potrebbe costare alla Texaco, oggi Chevron Texaco, il danno ambientale che secondo 30 mila indios la compagnia petrolifera Usa avrebbe provocato nel corso della ventennale attività estrattiva svolta sul territorio ecuadoregno. La Corte di giustizia di Nueva Loja, in Ecuador, si e’ dichiarata competente a esaminare il voluminoso dossier in cui un collegio di avvocati, in rappresentanza di 30.000 indios di 47 comunità, accusano la Texaco di avere provocato una delle maggiori tragedie ecologiche del mondo che ha provocato gravissimi ed irreversibili danni all’ambiente e alle comunità autoctone delle province di Sucumbios e Orellana. Secondo l?accusa la compagnia statunitense avrebbe disperso nella natura 16,27 milioni di litri di acque contaminate contenenti particelle di idrocarburi e di metalli cancerogeni ottenendo così un risparmio di 4 miliardi di dollari che si sommano ai 30 miliardi di profitti che hanno reso le attività estrattive nel Paese sudamericano. ?L’impatto dell’inquinamento?, afferma l?accusa,? è stato tale che la popolazione degli indios Cofan, ad esempio, è passata da 15.000 unità nel 1971 a meno di 300 quest’anno?. Fra le prove a sostegno della denuncia vi è anche uno studio della prestigiosa ‘London School of Tropical Medicine’, in cui si conferma un aumento pari fino a 30 volte rispetto alla norma, dei decessi per cancro fra la popolazione che, non contando su fonti alternative di acqua potabile, ha continuato ad utilizzare quella di fiumi, ruscelli e laghi gravemente contaminati.

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