Mondo

Ecuador, contadini in marcia contro l’Alca

Il trattato di libero scambio delle Americhe sarà firmato a Quito il 31 ottobre

di Redazione

Gli indigeni e i contadini dell?Ecuador, coordinati dalla CONAIE (Confederazione delle Nazionalità Indigene Ecuadoregne), dalla CONFEUNASS e dalla FENOCIN(i principali sindacati rurali del paese), sono ancora una volta in marcia verso la capitale Quito. Come nelle due precedenti marce, anche questa volta la sollevazione dei campesinos e degli indigeni si propone di raggiungere obiettivi importanti. Già nel 2000 la mobilitazione popolare provocò la caduta del presidente Mahuad; nel 2001 fu invece impedita la privatizzazione delle imprese di servizi. I dimostranti arriveranno a Quito il 30 ottobre, per opporsi alla firma del trattato ALCA (Area di Libero Scambio delle Americhe), che dovrebbe essere stipulato il giorno seguente giovedì 31 ottobre. I contadini e gli indigeni sono contrari alla firma di questo trattato per i seguenti motivi: 1)Perché prevede una politica agricola finalizzata chiaramente all?annientamento delle piccole e medie imprese di tutta l?America Latina in favore delle multinazionali e di un modello di agricoltura industriale. Le imprese agricole latinoamericane, private di ogni sussidio o sostegno statale, saranno costrette a competere direttamente con le imprese agricole statunitensi, che invece potranno godere di politiche protezionistiche e di massicci sussidi statali. E?presente quindi il rischio di un ulteriore impoverimento delle popolazioni locali, che verranno private della loro autosufficienza alimentare in nome di un modello di sviluppo agricolo interamente improntato sulla monocoltura e sull?esportazione. 2)Con l?Alca entreranno in vigore le nuove norme di proprietà intellettuale già sancite dall?Organizzazione Mondiale del Commercio. Queste norme prevedono la possibilità di brevettare le forme di vita in rapporto al loro utilizzo, a condizione che questo sia un utilizzo inedito. Le multinazionali potranno così appropriarsi dell?immenso patrimonio di biodiversità presente in Amazzonia. La brevettabilità della vita lascia purtroppo già da tempo spazio a un fenomeno che è stato definito biopirateria, ovvero la privatizzazione indebita delle conoscenze tradizionali indigene. Come l?Ayahuasca, il cui uso tradizionale è stato brevettato dalla IPMC. 3)L?annessione economica dell?america latina da parte degli Stati Uniti non riguarda solamente l?agricoltura ma anche ogni altro settore dell?economia. Come ad esempio quello dei servizi: gli USA sono il maggiore fornitore mondiale di servizi, e vogliono costringere tutte le altre nazioni americane a privatizzare gli stessi , costringendo le imprese locali a un?improbabile concorrenza con i colossi nordamericani. Sarà infatti vietata ogni preferenza nei confronti delle imprese nazionali durante le gare di appalto. 4) L?Alca intende dotarsi di un organo sovranazionale per la risoluzione delle controversie, che potrà condannare gli stati nazionali colpevoli di porre ?limitazioni al commercio?. Queste ?limitazioni?, come abbiamo visto nel caso del NAFTA, comprendono anche i diritti dei lavoratori e le norme di protezione ambientale. 5)Il progetto di annessione economica ALCA viaggia in modo parallelo a un progetto di penetrazione militare che si concretizza in operazioni come il PLAN COLOMBIA o il PLAN DIGNIDAD, che vedono la presenza di truppe e consiglieri militari statunitensi, oltre che massicci finanziamenti bellici agli eserciti locali. L?incremento della presenza militare si localizza principalmente nelle regioni più ricche di risorse(come il petrolio) e dove il conflitto sociale è più acceso(e non stiamo parlando esclusivamente di guerriglia). I manifestanti confluiranno a Quito attraverso due marce differenti: LA CAMINATA SUR, partita da Loja il 24 ottobre e la CAMINATA NORTE, che partirà oggi lunedì 28 ottobre da Puente Rumichaca alle 14 (ora locale) . Negli ultimi tre giorni delegati internazionali provenienti dalla Bolivia, dalla zona Amazzonica e dalla Costa, si sono uniti alla CAMINATA SUR per sostenere la lotta di opposizione alla progressiva liberalizzazione dei mercati nel continente americano. I dimostranti, una volta giunti a Quito, intendono accerchiare il palazzo dove si terrà il vertice ministeriale, stringendosi in un cerchio umano formato da diverse migliaia di persone, definito ?el anillo de la diversidad?. Non sappiamo ancora quale sarà l?esito dell?iniziativa ma, come sottolinea Josè Encalada ?possiamo affermare con certezza che sarà una mobilitazione che lascerà dei segni tangibili ai prossimi governi e al tratta to di libero commercio dell’ALCA?


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