Mondo

Ecuador a due passi dell’abisso

Nuovi disordini in piazza. Un morto. Presidente sempre più in bilico

di Joshua Massarenti

Un fotografo di 58 anni e’ morto ieri sera nella capitale dell’Ecuador Quito in nuovi disordini scoppiati quando migliaia di manifestanti si sono riuniti per marciare verso il palazzo di governo ma sono stati bloccati da ingenti forze di polizia ed esercito che hanno fatto ampio uso di lacrimogeni. E’ stata invece smentita la morte di un bambino di otto mesi diffusa da Radio Municipal. Il piccolo, ferito, si trova tuttavia in gravi condizioni, ha detto un portavoce di un’associazione dei diritti umani. I dimostranti hanno chiesto a gran voce le dimissioni del presidente Lucio Gutierrez che, eletto 27 mesi fa, sta applicando una dura politica di rigore richiesta dal Fondo monetario internazionale. Ma Gutierrez -accusato di metodi dittatoriali e di violare la Costituzione – ha fatto sapere oggi che ”non dara’ le dimissioni, perche’ non vi e’ alcun motivo per darle”, secondo quanto recita un comunicato della presidenza. Ieri sera tra i quasi 15.000 dimostranti, un commando di circa 400 persone e’ riuscito a sfondare la recinzione montata dalle forze dell’ordine attorno al palazzo di Carondolet, sede del governo, avvicinandosi fino a 200 metri dall’ingresso. Intanto, circa 2.000 indios della Federazione degli indios evangelici (Feine) giunti da varie localita’ ecuadoriane e favorevoli al governo si riunivano nel parco Los Arbolitos della capitale. A complicare lo scenario, la riunione del Congresso nazionale che era cominciata ieri e che doveva mettere a punto un progetto di ricostituzione della Corte suprema di giustizia dissolta da Gutierrez domenica. La riunione si e’ poi interrotta perche’ il blocco filogovernativo e quello di opposizione non si sono messi d’accordo sull’ordine del giorno. Di fronte alla gravita’ della situazione, circolano le voci piu’ diverse. Il sito online di Ecuamex sostiene che il ministro delle Comunicazioni del governo, Ivan Ona, ha assicurato che Gutierrez sarebbe disposto a varare un governo di concertazione con le opposizioni. Da parte sua l’emittente ‘Cre Satelital’ sostiene che i vertici delle forze armate si sono incontrati prima con il Capo dello Stato e poi in privato per esaminare l’emergenza.

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