Volontariato

Ecstasy, per la prima volta studiati effetti terapeutici

In caso di gravi casi di stress emotivo accompagnati da incubi

di Gabriella Meroni

E’ dal 1985 che lo spaccio e la detenzione dell’ecstasy sono vietati; la scorsa settimana, per la prima volta nella storia, la Food and Drug Administration ha approvato ufficialmente la sperimentazione clinica della sostanza allo scopo di verificare se il suo principio attivo – la metilenediossimetanfetamina o Mdma – possieda effetti terapeutici per il trattamento dei disturbi da stress conseguenti a traumi psicologici. Coordinatori dei test, che si terranno presso la Medical University del South Carolina, saranno gli psichiatri Michael e Annie Mithoefer i quali somministreranno, in modo controllato ovviamente, ecstasy a 12 soggetti già in terapia per disturbi da stress post traumatico mentre a 8 pazienti somministreranno un placebo; tutti i soggetti coinvolti seguiranno una terapia psicologica di supporto. I risultati della sperimentazione avranno grande valore poichè sono milioni gli americani che soffrono di questo tipo di disturbi accompagnati da incubi e serie difficoltà nella socializzazione. Scopo principale dei test quello di scoprire se la Mdma possa indurre un momento di catarsi e di successivo sblocco dello stress emotivo che affligge i pazienti: la sostanza, infatti, una volta in circolo va a colpire le cellule cerebrali che secernono la serotonina, ormone regolatore dell’umore, che invade così completamente il cervello.


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