Sostenibilità

Ecovacanze coast to coast a portata di famiglia

Profilo del "turista tipo" interessato all'area del Parco

di Redazione

Il territorio del Parco nazionale dell’Appennino Lucano-Val d’Agri-Lagonegrese è caratterizzato da risorse faunistiche e floristiche di grande rilievo a cui si affianca un considerevole e diffuso patrimonio storico e culturale, sia materiale (edifici storici e siti archeologici), che immateriale (tradizioni religiose e civili). Il patrimonio naturalistico, la ruralità dei luoghi, le eccellenze enogastronomiche, il forte legame alle tradizioni, la limitata accessibilità che caratterizzano quest’area possono divenire elementi distintivi per promuovere una domanda ecoturistica e contribuire così a ridefinire l’assetto economico del territorio, segnato dallo spopolamento e da un alto tasso di disoccupazione.
Per indagare le potenzialità ecoturisitiche del Parco nazionale dell’Appennino Lucano, la Fondazione Eni Enrico Mattei ha avviato una serie di studi specifici su quest’area.
Nell’estate del 2009 è stata svolta un’indagine finalizzata a delineare il profilo del potenziale turista del Parco e definire alcune azioni da mettere in atto per valorizzare turisticamente l’area. I dati, raccolti tramite un questionario somministrato a circa 600 turisti intervistati durante il loro soggiorno in Basilicata, fanno emergere la scarsa visibilità turistica del Parco nazionale dell’Appennino Lucano (legata in gran parte alla giovinezza dell’Ente Parco) controbilanciata da una notevole potenzialità turistica. Dopo aver ricevuto un’accurata descrizione dell’area, infatti, la quasi totalità degli intervistati (95%) si mostra interessata ad effettuare un’escursione in quest’area.
Per individuare e misurare il consenso e il valore sociale attribuito dai turisti all’area protetta e ad un suo possibile sviluppo turistico è stata effettuata una valutazione contingente: a ciascun intervistato è stato chiesto quanto sarebbe stato disposto a pagare per poter fruire del Parco nazionale, attrezzato anche con servizi per il turismo.
Dei tre scenari proposti, rispetto ai quali è stata richiesta una specifica disponibilità a pagare (Dap) espressa in termini di ticket per l’accesso all’area, quello ecoturistico è quello che raccoglie più consensi. Il 92% degli intervistati dichiara di essere disponibile a pagare un biglietto di ingresso il cui valore medio è di circa 10 euro. Le variabili che influenzano in modo positivo la Dap (e quindi la preferenza) per lo sviluppo ecoturistico del Parco sono la presenza di servizi che permettono una fruizione alternativa del territorio (ad esempio nordic walking, equiturismo, canottaggio), la durata del soggiorno in Basilicata (in parte legata alla qualità e alla tipologia di offerta) e, infine, la presenza di agenzie turistiche che propongono pacchetti integrati e tour organizzati.
Le famiglie sono quelle maggiormente interessate al prodotto turismo natura, anche se dall’indagine emerge che la Dap per lo scenario ecoturistico è inversamente proporzionale all’età dell’intervistato: proponendo maggiori attrattive e servizi destinati agli under 30 si potrebbe intercettare un target potenzialmente molto interessato alle escursioni nel Parco ma ancora poco presente nell’area. A completamento di quest’indagine sulla turisticità dell’area, è attualmente in corso un’analisi dell’offerta del Parco nazionale dell’Appennino Lucano. Il fine è analizzarne l’attinenza rispetto alla domanda e individuare le strategie di sviluppo turistico da implementare per evitare che i benefici connessi siano annullati dai costi ambientali e sociali.

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