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Ecoturismo: le iniziative della provincia di Teramo
Per presentare l'offerta del territorio abruzzese un convegno. Il 6 e 7 maggio, a Teramo
Si terrà il 6 e 7 Maggio a Teramo il Convegno “Ecoturismo: panorama internazionale e prospettive di sviluppo nella Provincia di Teramo?.
Dalla volontà della Provincia di Teramo di ripensare alle politiche di sviluppo turistico nasce l?incontro che affronterà i temi dell’ecoturismo, le potenzialità, il panorama nazionale e internazionale, le buone pratiche.
Un forte contributo allo sviluppo dell?ecoturismo in Abruzzo viene dall?esperienza del Parco Nazionale del Gran Sasso che promuove un turismo capace di valorizzare e tutelare le peculiarità del territorio creando, allo stesso tempo, opportunità di sviluppo economico e sociale.
All?interno del Parco, a Cortino, un Comune nei Monti della Laga, si sta realizzando un progetto pilota di ecoturismo, unico progetto italiano all?interno dell?iniziativa comunitaria ?Ecoturismo: luoghi e tradizioni? che vede coinvolti Croazia, Cipro, Germania, Grecia, Lituania, Portogallo, Spagna e Svezia.
Un ulteriore approfondimento verrà apportato da alcuni operatori turistici che da anni si occupano di diffondere la pratica ed i principi dell?ecoturismo sul territorio nazionale ed internazionale.
Spunti di lavoro saranno inoltre offerti dalla tavola rotonda sulla diffusione dell?ecoturismo, pratica della quale si esamineranno e discuteranno esperienze, vantaggi e problematiche attraverso la presentazione e lo studio di alcuni progetti quali il label svedese, presentato da Anna Widstrand, socio della ?Swedish Ecotourism Association, e i ?Comuni ecoturistici d?Italia. Questo progetto, presentato da Stefano Catena Presidente di Ecoturismo Italia, risponde alla volontà di fornire, a quelle amministrazioni locali che hanno deciso di puntare con forza verso un turismo di qualità integrato con l?ambiente, un valido ed originale strumento che vuole essere, contemporaneamente, di valorizzazione del territorio, di marketing territoriale e di tutela e garanzia del turista.
Tra gli altri parteciperanno il Presidente della Provincia di Teramo Ernino D?Agostino, il Sindaco di Teramo Gianni Chiodi, il Responsabile Turismo WWF Roberto Furlani, il Presidente Ecotur Enzo Giammarino, il Coordinatore Nazionale Aree protette Legambiente Antonio Nicoletti, il Prof. Bernardo Cardinale dell?Università di Teramo.
L’ecoturismo verrà presentato attraverso esperienze provinciali, nazionali ed internazionali, supportate dall?analisi dei dati emersi dal ?Rapporto sul mercato dell?Ecoturismo in Italia realizzato da Ecobilancio Italia per conto World Tourism Organization in occasione dell?Anno Internazionale dell?Ecoturismo.
L’ecoturismo viene stimato con una quota pari al 2% del mercato turistico globale, con potenziali di crescita annua del 20%. Il forte interesse per questa tipologia di turismo è dato proprio da quest?ultimo dato, il più alto tra le tipologie turistiche che registrano un potenziale di crescita variabile fino al 4,6%.
In Italia l?offerta si divide sostanzialmente in tre tipologie: Vacanza ecoturistica, Vacanza naturalistica e Escursione a carattere naturalistico.
Un aspetto essenziale dell?ecoturismo è quello delle attività che si aggiungono ai servizi ricettivi di base come: educazione ambientale, opportunità di trascorrere del tempo con la popolazione locale, scoperta dei prodotti tipici ecc.
L?attività che viene proposta più frequentemente è la scoperta del patrimonio naturale/culturale (75%) in particolare il 72,5% degli operatori dichiara di proporre l?osservazione della fauna, seguono le escursioni all?aria aperta, l?osservazione della flora, la visita delle aree protette e la scoperta di altre culture.
Tra le destinazioni italiane, le mete che caratterizzano la vacanza ecoturistica sono le aree naturali protette e i contesti caratterizzati da un ricco patrimonio ambientale. In testa troviamo i Parchi, al secondo posto a parimerito Campania, Sicilia e Toscana, al terzo posto Trentino Alto Adige e Friuli al quarto Lazio e Sardegna.
Relativamente alle destinazioni internazionali, l?America Latina è la meta preferita dagli italiani, in particolare Brasile, Ecuador, Perù, Messico e Cile sono le destinazioni maggiormente offerte dagli operatori specializzati in ecoturismo. Di seguito troviamo l?Africa con la Tanzania, il Kenia ed il Congo.
Dall?analisi delle brochure è emerso che in Italia una vacanza ecoturistica costa in media il 27% in meno di una vacanza tradizionale in alta stagione, ed il 7% in meno in bassa stagione.
L?ecoturista italiano è giovane, con un?età compresa tra i 25 ed i 34 anni (55%), lavora nel terziario, ha un buon livello di istruzione (48% diploma, 45% laurea) e preferisce organizzare in maniera indipendente le proprie vacanze(62%). Il 53,5% degli ecoturisti ha dichiarato di essere disposto a spendere tra i 500 Euro ed i 1500 Euro per una vacanza ecoturistica che, nel 29,3% dei casi, acquista tramite i TO e le agenzie di viaggi come pacchetti già pronti, mentre il 65,6% organizza il viaggio in maniera indipendente comprando (anche via Internet) e assemblando i diversi servizi turistici.
Secondo il 77,5% degli operatori intervistati, per promuovere l?ecoturismo è necessario fare una campagna di sensibilizzazione e diffondere un codice etico dei viaggiatori. Tra le azioni che vengono svolte concretamente dai TO, troviamo che: l?87,5% privilegia i fornitori, gli operatori e i servizi locali; il 57,5% finanzia o partecipa a dei progetti locali di protezione dell?ambiente, sviluppo locale o umanitari, il 32,5% incoraggia la propria clientela a fare delle donazioni a favore di progetti di conservazione e di sviluppo locale, il 27,5% é partner di un organismo di protezione della natura; il 20% è impegnato in partenariati con aree protette.
Per informazioni: Ecoturismo Italia
Tel. +39 06 44704205 ? Fax +39 06 44704205
email: info@ecoturismo-italia.it website: www.ecoturismo-italia.it
Vecchi e nuovi turisti
La combinazione ?turismo? e?ambiente? ha prodotto una varia gamma di modalità di fruizione, che vanno dall?ecoturismo al turismo rurale.
Fattore di interesse principale è il rapporto tra l?uomo e l?ambiente, le trasformazioni del territorio legate alle condotte culturali, sociali e non ultime economiche.
Fin dal Settecento l?Italia è stata meta di turismo per i viaggiatori europei appartenenti all?elite culturale e sociale; le motivazioni risiedevano nella ricchezza storica, culturale, naturalistica e paesaggistica della penisola. Solo nell?Ottocento si diffuse la concezione della natura come elemento centrale degli interessi turistici.
Negli anni Ottanta l?ecoturismo ha assunto un ruolo centrale nella domanda turistico ambientale, condizionato in certa misura da movimenti ideologici basati sulla concezione della natura come patrimonio da salvaguardare.
Ceballos-Lascuràin nel 1983 definì l?ecoturismo come quel tipo di turismo che ??comporta il viaggiare verso aree naturali relativamente indisturbate ed incontaminate con lo specifico obiettivo di studiare, ammirare e trarre piacere dagli scenari e dalla flora e fauna selvatiche così come da qualsiasi dimensione culturale che si trova in queste aree?: si rigetta dunque il turismo di massa, orientando le scelte verso aree non comprese in tale circuito e osservando uno stretto rispetto dell?ambiente.
L?Ecoturismo nel mondo
L?Organizzazione Mondiale del Turismo (WTO) ha formulato le seguenti definizioni:
– Il turismo naturalistico comprende tutte le tipologie di turismo per il quale la motivazione principale dei turisti è l?osservazione e l?apprezzamento della natura e delle culture tradizionali.
– L?Ecoturismo è invece una tipologia di turismo collegata al concetto di sviluppo e turismo sostenibile. Secondo il WTO il turismo sostenibile è un modello di sviluppo economico finalizzato a portare benefici sia al turista sia alla comunità ospitante, è infatti finalizzato a migliorare la qualità della vita della comunità ospitante, offrire al visitatore un’esperienza di alta qualità, mantenere la qualità dell’ambiente, dal quale dipende sia la comunità ospitante sia il visitatore.
Lo sviluppo sostenibile porta avanti la disillusione riguardo le visioni occidentali dello sviluppo e del tempo libero centrate sulla quantità economica e sulla ragione strumentale e pone l?attenzione sulla necessità di mantenere gli equilibri naturali dell?ambiente nel suo complesso (fatto sia di elementi naturali che di uomini). L?impatto del turismo (specialmente quello di massa) può infatti avere un carattere degenerativo sia sull?ambiente naturale, sia sulle popolazioni che abitano quelle zone.
In sostanza nella prima definizione si parla di una vacanza in cui si fruisce delle caratteristiche naturali e culturali di una zona senza troppa consapevolezza dell?impatto che il turismo può avere su di essa. Nella seconda, invece, si delinea la figura del turista responsabile del proprio ruolo.
Dalle indagini condotte risulta che fra i turisti ancora prevale la prima definizione ovvero la ricerca di un?esperienza ricca di contenuto a livello sociale, culturale ed ambientale.
Il 2002 è stato Anno Internazionale dell?Ecoturismo, il WTO e l?UNEP si sono proposti di raggiungere quattro obiettivi:
1. generare consapevolezza presso le autorità pubbliche, il settore privato, la società civile e i consumatori riguardo la capacità dell?ecoturismo di contribuire alla conservazione dell?ambiente e delle culture;
2. diffondere metodi e tecniche per la programmazione, il management e il monitoraggio dell?ecoturismo per garantirne la sostenibilità a lungo termine;
3. promuovere lo scambio di esperienze di successo nell?ambito;
4. ampliare le opportunità per una efficiente promozione dei prodotti e delle destinazioni sul mercato internazionale.
Un approccio volontario per la regolamentazione delle attività ecoturistiche è ottenibile sviluppando e incoraggiando all?uso di indicatori, schemi di certificazione ed ecolabels. Solo quattro Paesi hanno istituito una specifica certificazione nazionale per le attività ecoturistiche: Kenya, Ecuador, Svezia e Tailandia.
Nella fase preparatoria, fra le altre attività, sono stati organizzati convegni e conferenze internazionali, cui hanno preso parte più di 3000 stakeholders e sono stati presentati circa 200 studi.
Per valutare i trends e i mercati dell?ecoturismo il WTO ha pubblicato 7 rapporti su mercati ?pionieri?: Canada, Francia, Germania, Italia, Spagna, Gran Bretagna e USA.
Il mercato italiano
Il Primo Rapporto sul Mercato dell?Ecoturismo in Italia, realizzato da Ecobilancio Italia per il WTO nel 2002, è l?unico realizzato nel nostro Paese, che precedentemente non aveva alcun riferimento quantitativo e qualitativo di un fenomeno in rapida espansione: è un mercato stimato intorno al 2% del mercato turistico globale, con potenziali di crescita annua del 20% .
I protagonisti principali sono un alto numero di piccoli operatori specializzati e alcuni grandi tour operator tradizionali che ampliano l?offerta proponendo pacchetti ecoturistici o naturalistici.
Tra le destinazioni italiane, le mete che caratterizzano la vacanza ecoturistica sono le aree naturali protette e i contesti caratterizzati da un ricco patrimonio ambientale. In testa troviamo i Parchi, al secondo posto a parimerito Campania, Sicilia e Toscana, al terzo posto Trentino Alto Adige e Friuli al quarto Lazio e Sardegna.
Relativamente alle destinazioni internazionali, l?America Latina è la meta preferita dagli italiani, in particolare Brasile, Ecuador, Perù, Messico e Cile sono le destinazioni maggiormente offerte dagli operatori specializzati in ecoturismo, seguite da Africa, Tanzania, Kenia ed Congo.
Il Comitato Tecnico Scientifico dell?Osservatorio Permanente del Turismo Natura quantifica i dati del turismo naturalistico relativi al 2003 nel Secondo Rapporto Natura.
Il 64% degli operatori turistici italiani e il 60% di quelli stranieri hanno dichiarato che nel 2003 è aumentata l?offerta di turismo natura . Gli operatori esteri che programmano i parchi italiani sono risultati 227 con i tedeschi più numerosi ( 66), seguiti dagli statunitensi ( 43) e dagli austriaci (20).
Per il segmento Parchi e Natura, l?aumento è del 17,6% sugli arrivi che raggiungono i 2.011.273 e del 10,2% sulle presenze per un valore assoluto di 9.441.736.
Il turismo natura è in forte crescita: anche il 70% dei gestori dei parchi naturali e delle aree protette intervistati prevedono un aumento dei flussi turistici, mentre il 27% prevede una sostanziale stabilità rispetto al 2003 e solo il 3% una diminuzione.
ASSOCIAZIONE ECOTURISMO ITALIA
In linea con le concezioni e le raccomandazioni del WTO, ECOTURISMO ITALIA si propone come punto di incontro necessario tra le varie realtà ecoturistiche distribuite sull?intero territorio nazionale.
I suoi fondatori hanno raccolto esperienze nel settore proponendosi come obiettivo la promozione del termine ?ecoturismo? e la difesa da abusi passati e futuri. L?impegno è volto alla diffusione del concetto di turismo responsabile, che usa prudenza ed attenzione, che rispetta e protegge la natura, che porta beneficio alle comunità locali.
L?Associazione offre un supporto tecnico-operativo alle destinazioni ecoturistiche, agli Enti, alle Imprese turistiche, alle organizzazioni e alle autorità locali competenti, affinché i principi che ne guidano lo sviluppo si applichino a favore di una gestione sostenibile.
Fondamentale risulta la cooperazione con gli organismi pubblici e privati per l?analisi dei dati e le informazioni risultanti dagli studi affinché permettano di sostenere i processi di decisione in materia di sviluppo e gestione dell?ecoturismo e di monitorare i reali effetti, a breve e lungo termine, delle attività ecoturistiche sugli ecosistemi e sulle culture indigene, elaborando piani di fattibilità e progetti per lo sviluppo di strategie di ecoturismo compatibili con gli obiettivi di sviluppo sostenibile.
ECOTURISMO ITALIA si posiziona nel intermediazione di mercato attraverso una rete di interscambio di informazioni e di collaborazione con analoghe associazioni internazionali e con l?avvio di un processo di cooperazione internazionale a vantaggio delle destinazioni eco-turistiche dei paesi in via di sviluppo.
L?obiettivo più ambizioso è quello di realizzare un sistema di certificazione per i prodotti ecoturistici, parallelamente alla Associazione ?Swedish Ecotourism? promotrice del marchio ?Nature?s Best?, in modo da rendere l?ecoturismo chiaramente ed inequivocabilmente identificabile dalla clientela, garantendo altresì che si tratti di proposte realizzate secondo criteri precisi e con obiettivi altrettanto certi. A tal fine l?Associazione coinvolge in questo processo gli operatori del settore, per i quali organizza corsi di formazione.
E? in fase di costituzione ?Rete Ecotour?, una rete nazionale di agenzie specializzate e preparate alla vendita di prodotti ecoturistici ed un database degli operatori del settore che sfideranno il potenziale di crescita del mercato acquisendo visibilità attraverso le attività di comunicazione che si esplicano on line e attraverso pubblicazioni a diffusione nazionale ed internazionale.
ECOTURISMO ITALIA ha inoltre sviluppato il progetto ?Comuni Ecoturistici d?Italia?, rivolto alle realtà territoriali che intendono avviare un percorso di sviluppo turistico di qualità, che sia coerente rispetto ai principi e ai valori dell’ecoturismo. Un Marchio di Qualità Ecoturistica verrà attribuito alle località che dimostreranno di soddisfare una serie di requisiti correlati allo sviluppo di un turismo di qualità.
Nessuno ti regala niente, noi sì
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