Sostenibilità

Ecosistemi in salute un’assicurazione sulla vita

di Redazione

Nelle coltivazioni di caffè del Costa Rica, che distano appena un chilometro dalla foresta, le specie impollinatrici forestali aumentano del 20% il raccolto di caffè e ne migliorano del 27% la qualità. In Ecuador, oltre l’80% delle risorse idriche della capitale, Quito, proviene dalle tre aree protette. In Norvegia è stata isolata una sostanza, prodotta dai microrganismi del suolo, che viene impiegata nella prevenzione delle crisi di rigetto degli organi trapiantati. Nello Sri Lanka l’area paludosa di Muthurajawela Marsh fornisce una serie di servizi essenziali, tra cui il trattamento delle acque industriali e domestiche, la difesa dalle inondazioni. Si calcola che nelle torbiere della provincia di Riau (Sumatra) vengano stoccate oltre 14 miliardi di tonnellate di carbonio: le torbiere sono in grado di immagazzinare 30 volte più carbonio delle foreste tropicali. In Indonesia, le comunità che vivono vicino alla foresta vergine di Flores presentano una riduzione significativa dei casi di malaria e di dissenteria rispetto alle comunità prive di foreste vergini nelle vicinanze. Sono alcuni degli esempi riportati dal Living Planet Report 2010, il rapporto pubblicato ogni due anni dal WWF che fotografa lo stato di salute del Pianeta. Collegare la biodiversità alle persone è una delle chiavi del rapporto. Tanto per confermare che la difesa della diversità biologica non è un lusso costoso né tantomeno un affare da relegare ad eccentrici e visionari naturalisti, ma piuttosto una priorità da perseguire e tutta a nostro vantaggio: solo mantenendo gli ecosistemi in buona salute abbiamo garantite risorse primarie, benessere e una vera e propria “assicurazione sulla vita”. (L.B.) www.wwf.it/lpr2010.sh

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.