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Economista umanista per il bilancio sociale Economista umanista per il bilancio sociale

Trend. Richiesti professionisti dall’approccio multidisciplinare

di Redazione

Non è solo uno scienziato dei numeri l?esperto di bilancio sociale. Deve avere conoscenze ad ampio raggio del settore di riferimento e il talento personale richiesto è l?approccio multidisciplinare. Questo l?identikit tracciato da Filippo Giordano, docente alla Sda Bocconi e esperto di rendicontazione sociale. «Si richiedono competenze economico aziendali come per ogni strumento di rendicontazione dove si ha bisogno di elaborare dati economici, ma a differenza del bilancio d?esercizio fornisce un quadro dei risultati di un?attività, come può essere una scuola nei Paesi del Sud del mondo, che non è misurata solo con indicatori di tipo economico. Ecco perché è necessario conoscere l?intero contesto in cui opera la realtà che pubblica la rendicontazione sociale».

Il bilancio sociale viene redatto da aziende profit, da enti pubblici e da organizzazioni non profit. «Nel settore profit si tratta di uno strumento accessorio, sempre più aziende scelgono di adottarlo, tuttavia rimane un fenomeno ancora circoscritto. Nell?ambito pubblico ha un carattere politico e di marketing. Nel campo del non profit invece il bilancio sociale ha un?importanza fondamentale, ha una valenza interna, è strumento di management».

Questo panorama rivela anche le opportunità per gli sbocchi professionali. «In questo quadro il campo più importante è rappresentato dal non profit. La prima prospettivalavorativa che si apre è quella di diventare un tutor, che è più di un consulente, è colui che accompagna la organizzazione non profit. In questo caso la redazione del bilancio sociale e la sua comunicazione ai soci e agli stokeholders rappresenta un processo di apprendimento e di cambiamento organizzativo, capace di stimolare efficienza e di promuovere l?efficacia dell?azione intesa come rapporto tra le attività e la missione. È fondamentale che l?esperto conosca quindi gli interlocutori della non profit». Un primo contratto di collaborazione spesso si trasforma in un rapporto di lavoro inserito nell?organigramma dell?organizzazione.

«A volte il consulente diventa un supervisore, dopo avere accompagnato la onlus a essere autonoma nella redazione del bilancio sociale. In altri casi invece nell?organizzazione si profila la necessità di avere una figura stabile che, avendo un approccio multidisciplinare, ha competenze che vanno dal controllo di gestione alla misurazione delle attività».

Da una ricerca di Sda Bocconi è emerso che su 140 cooperative sociali – il 10% di quelle attive in Lombardia -, solo un terzo stila il bilancio sociale. Gli altri ne hanno motivato la mancanza per scarsità di conoscenza del mezzo di rendicontazione. Sulla formazione Filippo Giordano non ha dubbi: «Laurea in economia e master in Management del non profit e sensibilità verso i temi sociali».

Sda Bocconi, Milano – www.sdabocconi.it

LA SCHEDA

  • CHI

esperto di bilancio sociale

  • DOVE LAVORA

in organizzazioni non profit, aziende profit e enti pubblici

  • CONTRATTI

collaborazione, subordinato a termine o a tempo indeterminato


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