Welfare

Economia. I nodi al pettine

Tutti i problemi che dovrà affrontare il nuovo ministro dell'Economia Siniscalco

di Ettore Colombo

Archiviata dallo stesso presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, durante il breve interim all’Economia la questione del deficit italiano, sono molti i nodi che il nuovo inquilino di via XX settembre si trovera’ a dover sciogliere. A partire dalla presentazione del Documento di programmazione economica e finanziaria, per il quale il governo e’ gia’ fuori tempo, tanto che lo stesso premier se ne e’ scusato con il Parlamento. Ma Berlusconi ha gia’ annunciato che il documento arrivera’ presto, forse gia’ la prossima settimana. Poi, dopo la pausa estiva, ci si dovra’ concentrare sulla manovra 2005. Ecco i passaggi piu’ importanti che dovra’ gestire il successore di Giulio Tremonti: – IL DPEF. Con l’addio di Tremonti, a Via XX Settembre resta aperta una lunga serie di provvedimenti economici. Il Dpef, innanzitutto, che doveva essere presentato per la fine di giugno. La bozza di documento per lo sviluppo, circolata nei giorni scorsi contenente le linee principali della programmazione economica, sembra ancora oggetto di confronto tra gli alleati nella Casa delle Liberta’. – LA FINANZIARIA: Quest’anno potrebbe essere decisamente ‘pesante’: e potrebbe essere di un importo pari a 30 miliardi di euro. La manovra dovra’ essere impostata in un clima surriscaldato dal decreto taglia spese approvato qualche giorno fa e che ha gia’ messo in allarme Regioni e Comuni colpiti dai tagli. – IL CONDONO EDILIZIO. Resta ‘appesa’ la sanatoria edilizia, che in termini di conti pubblici dovrebbe portare alle casse dello Stato 3,5 miliardi di euro entro fine anno. La Corte costituzionale, pur non mettendo in discussione il condono, ha chiesto un’intervento normativo supplementare da parte delle regioni. Il Tesoro, insieme al ministero delle Infrastrutture, sta lavorando ad un decreto legge che dovrebbe essere varato a giorni per essere convertito prima dell’estate. – IL FONDO IMMOBILIARE. Altro provvedimento da concludere prima dell’estate e’ l’avvio delle operazioni per la costituzione di un fondo immobiliare, con un portafoglio di uffici pubblici, dal quale il Tesoro conta di incassare dai 3 ai 5 miliardi entro fine 2004. – ALITALIA: archiviato il prestito-ponte dopo il via libera ottenuto dalla commissaria Loyola de Palacio e lo scontato si’ della commissione Ue, resta ora da seguire la realizzazione del piano industriale messo a punto da Cimoli e da gestire la delicata fase della privatizzazione della compagnia. – LE GRANDI RIFORME: FISCO, PENSIONI, RISPARMIO. E’ in corso anche l’esame parlamentare su alcune delle grandi riforme annunciate e sulle quali Tremonti si e’ speso personalmente per mesi a livello nazionale e internazionale. Si tratta innanzitutto della riforma fiscale, avviata lo scorso anno con l’approvazione della delega ma attuata solo in parte per le societa’. Ci sono poi la riforma delle pensioni che potrebbe essere ‘liquidata’ in breve tempo, forse con un altro voto di fiducia, e la riforma della vigilanza sul risparmio.


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