Cultura
Ecommerce bio, prezzi bassi per crescere
Sono 327 le aziende in Internet con i propri siti ma solo alcuni decine puntano al commercio elettronico. Cercando di attirare i clienti con la carta della convenienza
Negli Usa, l?ecommerce ha fatto la fortuna del biologico: aziende come Gaiam di Boulder nel Colorado hanno fatto delle vendite via mail il proprio business e registrano ogni anno guadagni monstre. «In Italia siamo ben lontani da questo», dice Rosa Maria Bertino, coordinatrice di Tutto Bio, la più importante guida del settore (Ecodistillerie Forlì, L.35.000), «nel 2000 abbiamo censito e controllato 327 siti di aziende in Rete, ma quelli veramente attrezzati per il commercio elettronico sono poche decine». Fra questi c?è sicuramente www.biomela.com, sito dell?Azienda agricole ?Anna Bonetti? di Sporminore (Trento). «Internet è una grande chance per noi produttori», spiega Caterina Bonetti che gestisce l?azienda e il sito, «ci dà la possibilità di arrivare direttamente a chi è interessato al nostro mondo». Ma a fronte delle connessioni che sono moltissime «le vendite non sono certo all?altezza: comprano solo due visitatori su dieci». La produttrice spiega infatti che «le vendite via mail, rappresentano l?1% del totale, pari a pochi quintali all?anno». L?ostacolo principale è rappresentato dal costo del trasporto: «Una scatola di mele ha un valore intrinseco ancora troppo basso per sostenerne l?incidenza». Il dato positivo è rappresentato dalla tipologia di acquirente: «Solo il 20% di quanti comprano via mail, aveva già acquistato biologico», fa notare la Bonetti.
Secondo Alessandra Olivucci di Tutto Bio «chi compra prodotti biologici in Rete spesso deve risolvere problemi di reperibilità, costi elevati, ricerca del gusto». A questo tipo di clientela rispondono per adesso pochi siti, anche se sempre meglio strutturati. Da Casciana (Pisa), l?azienda agricola Le Caterine Toscane (www.lecaterinetoscane.it), offre ai clienti online 200 referenze fra prodotti freschi (dall?ortofrutta alla carne) o a lunga conservazione, consegnati a domicilio al costo di trasporto di sole 18 mila lire (per un ordine minimo di 55 mila lire). Pagamento tramite bonifico bancario o in contrassegno per Veneto e Toscana.
La Biorolli di Manerba del Garda (Brescia) regala il costo del trasporto per acquisti superiori alle 150 mila lire. Alla url www.biorolli.com, oltre a 16 tipi di pane integrale, si trova una vasta gamma di prodotti a lunga conservazione come le passate di pomodoro, i sottoli, il latte di soia, i legumi secchi. Questo, come altri siti, adotta un sistema di pagamento sicuro attraverso le carte di credito (Visa e Mastercard) garantito da Banca Sella. Stesse garanzie sul sito www.e-gaia.it, attivo dal giugno dell?anno scorso. Una società commerciale, la Frontiera Snc, seleziona il meglio del biologico di Langhe e Monferrato (circa 200 prodotti), offrendoli agli internauti di tutt?Italia con un costo di trasporto di sole 10 mila lire. «I contatti giornalieri sono ad oggi poco più di 400», dice Gianni Bosso, uno dei fondatori, «Il giro di affari è ancora relativamente modesto e non pensiamo di raggiungere il pareggio prima di due anni». Al sito www.arance.it, l?ecommerce si fa dolce: Giangiacomo Borghese, riesce a consegnare gli splendidi frutti della sua tenuta nel catanese (ma anche i vini e le confettura), in tutt?Italia.
Dati alla mano, Tutto Bio dimostra come i prezzi dell?ecommerce non siano poi più alti degli altri
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