Non profit

Ecco perchè i Valsusini hanno ragione

Tav, l’esperto Mario Cavargna risponde

di Redazione

Eispondo volentieri alle osservazioni che molti lettori hanno fatto sulla questione Tav. Inizio da un dato: il trasporto ferroviario merci oscillava intorno a 8 – 8,5 milioni di tonnellate all?inizio del 1990. Oggi il traffico è sceso a 7,5 milioni di tonnellate. Contemporaneamente alla ferrovia anche l?insieme di traffici autostradali Frejus – Monte Bianco (la somma è d?obbligo per annullare gli effetti dell?incidente del 1999) ha deluso le attese di incremento ed è restato stazionario (+0,5% nel decennio 1994-2003), con una caduta negli ultimi due anni. I motivi della diminuzione del traffico stanno dunque nella caduta dei trasporti. Per quanto riguarda le questioni tecniche, queste le mie osservazioni. Non esistono container ?europei?, ma solo container adatti anche a trasporti marittimi e ?casse mobili? valide solo per trasporti terrestri: entrambi sono sempre passati comodamente dal Frejus. Il problema della sagoma, su cui talvolta si equivoca, nasce solo quando il carico è costituito dal container, caricato sul camion a sua volta caricato su un vagone a ruote normali. In tal caso le cisterne passano ancora mentre i container toccherebbero lo spigolo e, per ovviare all?inconveniente, si abbassa un poco il piano dei binari delle ferrovie. Questi lavori di adeguamento sulla linea del Frejus sono quasi terminati senza alcuna interruzione del servizio, e saranno finiti fra circa un anno dal momento in cui si chiuderanno le Olimpiadi. Da parte italiana sono molto più avanti, mentre da parte francese mancano ancora alcuni lavori sulla galleria del Frejus e su un tunnel prima della galleria. Nessun problema da parte italiana perché le gallerie di accesso sono già state costruite così o adeguate nel tempo. Nessun problema anche sui raggi di curvatura e sulle pendenze, che sono le stesse di parte della nuova grande linea del Loetshberg-Sempione. La linea storica viene spesso bollata come vecchia e superata. Non è affatto vero, tant?è che viene percorsa regolarmente dai Tgv. L?aumento dei raggi di curvatura serve solo alle velocità non pendolari oltre i 250 km/h. Circa le pendenze in salita, sono quelle della linea terminata trent?anni fa e, di per sé, non pongono problemi. Non esiste poi alcun vantaggio ambientale per la Valle Susa, perché bisogna considerare che lo scavo di gallerie alla quota di fondovalle abitato, porta direttamente nei paesi tutti gli effetti nocivi dei cantieri, in parte per almeno 20 anni e per l?altra parte in modo permanente. In più ci sono i problemi di estrazione e maneggiamento di 15 milioni di metri cubi di roccia, in parte inquinanti, corrispondenti alla cubatura di 15 Torri gemelle.

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