Salute

Ecco perchè fa tanta paura

Tutte le risposte agli interrogativi più frequenti. Dal vaccino alla mortalità

di Redazione

Secondo i dati ufficiali la nuova pandemia non è più pericolosa dell’influenza stagionale. Ma allora perché tanta paura? Ha provato a rispondere “Dialogo sui farmaci” il notiziario di informazione del Servizio Farmaceutico dell’ULSS 20 di Verona. Il documento risponde alle domande più frequenti sull’influenza A e ai dubbi che l’informazione non riesce a sciogliere. Si parla dei rischi dell’influenza, dell’efficacia del vaccino e della condotta migliore da adottare.

Ecco il risultato

La pandemia è pericolosa? 
Anche se è difficile accettarlo in alcuni casi di influenza si muore. Per questo si consiglia la vaccinazione per le persone più a rischio. Tuttavia, secondo i dati finora disponibili, l’influenza pandemica presenta una gravità inferiore a quella stagionale. Ogni anno nel mondo muoiono per l’influenza stagionale dalle 250mila alle 500mila persone. E solo in Italia si contano dai 4mila agli 8mila decessi l’anno. Gli ultimi dati divulgati dal Ministero, parlano di 785.000 casi di influenza da virus A(H1N1) (rilevati dal 19 ottobre al 1 novembre), con 31 decessi complessivi al 9 novembre. La mortalità correlata all’influenza pandemica è quindi di 51 volte inferiore a quella stagionale (0,2% con l’influenza stagionale rispetto a 0,0039 con l’influenza pandemica).

Perché tanto risalto sulla stampa?
Finora i casi gravi e mortali di influenza non erano mai finiti uno per uno sulle prime pagine dei giornali. Di solito le persone si ammalano senza che ciò diventi di dominio pubblico. Invece questa nuova influenza, per una serie di ragioni scientifiche e di politica sanitaria, è stata sottoposta a osservazione da quando è comparsa in  aprile 2009. Da allora ogni singolo evento grave ha fatto notizia. La percezione del rischio di ammalarsi da parte della gente è quindi molto forte.

Alcune persone si ammalano gravemente e muoiono e altre no. Perché? Finora la maggior parte delle persone che hanno preso l’influenza A(H1N1)v hanno avuto una malattia lieve e senza conseguenze. Questa influenza però colpisce di più i giovani. Una causa frequente di morte è la polmonite, che può giungere come complicazione dell’influenza sia stagionale sia pandemica. Ma anche in questo caso la mortalità non è maggiore rispetto all’influenza stagionale: negli Usa, per esempio, non si è osservato finora un aumento della mortalità per polmonite correlata all’influenza pandemica rispetto a quanto osservato negli anni precedenti.

Il vaccino è efficace e sicuro?
Di vaccini pandemici in circolazione ce ne sono Sette. Tre sono stati approvati dall’Agenzia del farmaco europea (EMEA) e quattro dall’omologa statunitense FDA. Il ciclo di produzione del vaccino è stato molto più veloce rispetto al ciclo del vaccino stagionale. E nel mondo, sull’onda dell’emergenza sanitaria i medicinali sono stato approvati solo dopo i primi studiÈ normale quindi che ci sia qualche dubbio sulla loro sicurezza ed efficacia. In Italia tra i tre disponibili il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali ha scelto il vaccino Focetria, della Novartis. A ogni modo, per monitorare i potenziali effetti avversi del vaccino e avere ulteriori dati sulla sicurezza, L’Agenzia Italiana del Farmaco, ha istituito un Piano Nazionale di Farmacovigilanza ad hoc. Nel frattempo, sono in corso altri studi su questi vaccini pandemici.

Chi può vaccinarsi?
Il Ministero ha raccomandato la vaccinazione per diverse categorie di popolazione, stabilendo un preciso ordine di priorità.

Se la pandemia non è così pericolosa, perché il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha decretato lo stato d’emergenza?
Negli Usa lo stato di emergenza è la strada amministrativa più semplice e veloce per superare una serie di vincoli che permetterà agli ospedali e ai governi locali di fare fronte più efficacemente ad un eventuale aumento delle richieste di assistenza sanitaria. I portavoce della Casa Bianca hanno anche precisato che si tratta di una misura formale in alcun modo dovuta ad un incremento della pericolosità del virus.


Per essere il più possibile chiari “Dialogo sui farmaci” ha anche pubblicato le categorie scelte dal Ministero della Salute per quanto riguarda l’assunzione del vaccino.
 
             
Contestualmente alla vaccinazione del personale sanitario e socio-sanitario la vaccinazione antinfluenzale con vaccino pandemico A(H1N1) è offerta a:


–    donne al secondo o al terzo trimestre di gravidanza
–    persone di età compresa tra più di 6 mesi e 17 anni, portatori di almeno una condizione di rischio; bambini fino a 24 mesi nati gravemente pretermine;
–    adulti di età inferiore a 65 anni con condizioni di rischio.

Esaurite queste categorie di persone la vaccinazione potrà essere offerta a:
–    donne che hanno partorito da almeno 6 mesi o in loro assenza la persona che assiste il bambino in maniera continuativa;
–    bambini di età superiore a 6 mesi che frequentano l’asilo nido; minori che vivono in  comunità o istituzionalizzati;
–    persone di età compresa tra più di 6 mesi e 17 anni, non incluse nei precedenti punti;
–    persone tra i 18 e 27 anni, non incluse nei precedenti punti.

Per ulteriori informazioni consulta il sito di Dialogo sui Farmaci


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