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Ecco le nuove superiori

Dal 2010/11 via alla riforma a partire dalle classi prime

di Redazione

Il Consiglio dei Ministri ha approvato la riforma delle scuole superiori. Tre i decreti presidenziali approvati, che dal prossimo anno scolastico (2010-2011), ridisegneranno l’istruzione superiore in Italia. I tre decreti stabiliscono le norme per il riordino di licei, istituti tecnici e istituti professionali. La riforma partirà solo per le prime classi delle scuole superiori (non dal biennio, come previsto inizialmente).

Confermato il nuovo assetto dei licei, che diventeranno sei (da 400 indirizzi sperimentali). Prevista una cospicua riduzione del numero di indirizzi di studio sia negli istituti professionali che nei tecnici. I sei licei saranno classico, scientifico, artistico, linguistico, musicale-coreutico e delle scienze umane. Gli istituti tecnici passeranno da 10 con 39 indirizzi a 2 con 11 indirizzi e le ore scenderanno da 36 a 32; i professionali da 5 corsi e 27 indirizzi scenderanno a 2 corsi e 6 indirizzi, anche qui le ore saranno 32 invece delle attuali 36. Inoltre, la riforma introduce un incremento orario dell’asse matematico-scientifico per irrobustire la componente scientifica nella preparazione liceale degli studenti, il potenziamento delle lingue straniere con la presenza obbligatoria dell’insegnamento di una lingua straniera nei cinque anni con un monte ore di almeno 99 ore annuali (ed eventualmente di una seconda lingua straniera usando la quota di autonomia), la presenza delle discipline giuridiche ed economiche nel liceo delle scienze umane e nell’opzione economico-sociale; è possibile inoltre attraverso la quota dell’autonomia tali discipline anche negli altri percorsi liceali. La nuova organizzazione dei licei prevede una maggiore autonomia scolastica, con la possibilità per le istituzioni scolastiche di usufruire di una quota di flessibilità degli orari del 20% nel primo biennio e nell`ultimo anno e del 30% nel secondo biennio. Infine, la riforma prevede un rapporto più forte scuolamondo del lavoro-università con la possibilità, a partire dal secondo biennio, di svolgere parte del percorso attraverso l’alternanza scuolalavoro e stages o in collegamento con il mondo dell’alta formazione.

Il taglio delle ore riguarderà anche le classi seconde, terze e quarte. Le ore si ridurranno a 32 al massimo in tecnici e professionali e a 30 nei licei per terze e quarte, 27 per le seconde. I criteri per la decurtazione sono già stati stabiliti: saranno toccate le materie che hanno 99 o più ore annue, quindi quelle fondanti. Comunque ciascuna di esse non potrà essere tagliata per più del 20%.

Il ministero dell’Istruzione, in una nota, la definisce una “riforma epocale”  che “segna un passo fondamentale verso la modernizzazione del sistema scolastico italiano”. L`impianto complessivo dei licei, infatti, risale alla legge Gentile del 1923.  Le famiglie avranno tempo fino al 26 marzo per iscrivere i figli al primo anno della nuova scuola secondaria superiore.


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