Economia

Ecco le «4R» per la sostenibilità

La casa giapponese presenta il nuovo modello di business: riutilizzare, rivendere, rifabbricare e riciclare

di Lorenzo Alvaro

Nissan Motor Company e Sumitomo Corporation hanno annunciato oggi l’intenzione di costituire una joint venture finalizzata a “Riutilizzare, Rivendere, Rifabbricare e Riciclare” le batterie agli ioni di litio precedentemente installate sulle auto elettriche, allo scopo di destinarle a una “seconda vita” come soluzioni per l’immagazzinamento di energia sui mercati di tutto il mondo.
In previsione di una crescente diffusione delle auto elettriche, le due aziende hanno studiato il modello di business delle “4R” incentrato sulla fornitura di batterie agli ioni di litio riutilizzabili. Al momento non esistono reti di fornitura di batterie ad alta capacità riutilizzabili, ma si prevede che la domanda di batterie “di seconda vita” in Giappone raggiungerà l’equivalente di almeno 50 euro auto elettriche all’anno entro il 2020, per effetto della crescente richiesta di una sempre più vasta gamma di soluzioni per l’immagazzinamento dell’energia. «Quale prima azienda al mondo impegnata a proporre soluzioni di mobilità a emissioni zero economicamente accessibili, Nissan ha un’importante responsabilità,» ha affermato Toshiyuki Shiga, Chief Operating Officer di Nissan, «I consumatori stanno accogliendo con entusiasmo l’idea di guidare auto totalmente elettriche a emissioni zero, ma vogliono anche garanzie sulla riutilizzabilità e riciclabilità delle batterie agli ioni di litio. In realtà, le nostre batterie non solo possono essere riutilizzate, bensì fungono anche da soluzione per l’immagazzinamento di energia. E siamo lieti di aver trovato in Sumitomo un prezioso business partner». Nissan si è assunta l’impegno di commercializzare su vasta scala i suoi veicoli elettrici entro l’esercizio 2012. Di fronte a un mercato sempre più orientato verso i veicoli a emissioni zero, si prevede una crescita nella domanda di batterie “di seconda vita” con l’aumento della fornitura di batterie riutilizzabili provenienti dalle auto elettriche. Anche una volta raggiunta la fine del normale ciclo di vita del veicolo, le batterie agli ioni di litio ad alte prestazioni di Nissan conservano il 70-80% di capacità residua e possono quindi essere riutilizzate e rivendute a svariati settori come soluzioni per l’immagazzinamento di energia.
«Sumitomo è un’azienda impegnata su molti fronti, dalle risorse naturali ai materiali per batterie alle infrastrutture per i veicoli elettrici, ed è con estremo piacere che annunciamo la nostra collaborazione con Nissan per la creazione di un mercato dedicato alla seconda vita delle batterie», ha spiegato Kazuo Ohmori, Executive Vice President di Sumitomo Corporation, «Nei prossimi anni, il nostro impegno sociale consisterà nel contribuire a una significativa riduzione delle emissioni di anidride carbonica. E credo che questa nuova potenziale joint venture ci aiuterà a concretizzare il nostro impegno sociale».
Il business delle 4R promette vantaggi a entrambe le aziende. Per Nissan, si tradurrà in un elevato valore residuo delle batterie destinate alle auto elettriche, nonché in una riduzione dell’impatto ambientale dei veicoli, obiettivo costante della Casa giapponese. Per Sumitomo, le batterie di seconda vita consentiranno di potenziare molte delle attività dell’azienda, in settori disparati quali la fornitura di materie prime, il leasing di veicoli, la logistica e il riciclaggio. L’annuncio di oggi impegna le due aziende a uno studio di fattibilità congiunto e alla definizione di un quadro per la costituzione di una nuova joint venture, il cui inizio di attività è previsto per fine 2010 in Giappone e Stati Uniti. In Europa, Nissan procederà a studiare il modello di business delle 4R con l’alleata Renault. Ai dettagli operativi e di altra natura della joint venture (struttura dell’azionariato, investimento di capitale, struttura aziendale) lavorerà una task force appositamente costituita da Sumitomo e Nissan.

Le quattro R:
Riutilizzo: destinazione a seconda vita delle batterie che presentano una capacità residua di circa il 70-80%;
Rivendita: rivendita delle batterie per svariate applicazioni;
Rifabbricazione: smontaggio del pacco batterie seguito da riassemblaggio personalizzato a seconda delle esigenze del cliente; e
Riciclaggio: riciclaggio a fine vita per il recupero delle materie prime.

Portare a seconda vita le batterie rappresenta una soluzione ideale per il settore dell’energia rinnovabile, poiché consente di immagazzinare energia da utilizzare in un successivo momento. Tale applicazione ecologica delle batterie di seconda vita contribuirebbe a un netto abbattimento delle emissioni di CO2, in aggiunta alle riduzioni che già si ottengono attraverso l’impiego delle auto elettriche a emissioni zero.

In Giappone si prevede entro il 2020 un’elevata richiesta di batterie di seconda vita per applicazioni quali:

• Immagazzinamento di energia con pannelli solari fotovoltaici per esigenze residenziali e industriali;

• Sistemi di alimentazione di backup;

• Gruppi di continuità;

• Livellamento dei carichi nelle reti elettriche;

• Livellamento dell’energia di origine sia solare fotovoltaica che eolica.

Nissan ha già costituito una joint venture con NEC Corporation, l’Automotive Energy Supply Corporation (AESC), per la produzione su vasta scala di batterie agli ioni di litio ad alte prestazioni. Ora, con la nascita del nuovo business delle 4R, Nissan opererà lungo l’intera catena del valore delle batterie, ovvero il componente più costoso necessario al funzionamento delle auto elettriche a emissioni zero. «Questa gestione diretta dell’intera catena del valore delle batterie serve a garantire che il costo della batteria non ricada su chi acquista i nostri veicoli elettrici», ha dichiarato Hideaki Watanabe, responsabile della Zero Emission Business Unit di Nissan, «Nissan sta studiando diverse formule, come il noleggio della batteria o un modello di credito basato su un programma di pagamento mensile. Con questa soluzione, il costo di gestione totale, pari al pagamento mensile della batteria più i costi per ricaricarla, è paragonabile al costo per il rifornimento di carburante di un’auto a benzina di analoghe dimensioni. Si tratta, infine, di una proposta economica davvero interessante per un’auto a emissioni zero capace di soddisfare qualsiasi esigenza di guida».

Nissan punta a divenire leader globale in tema di mobilità a emissioni zero, una missione perseguita attraverso un approccio di business totalmente integrato:

• Offerta di auto innovative, ben equipaggiate e convenienti, dotate delle tecnologie più evolute;

• Leadership nello sviluppo e nella produzione di batterie agli ioni di litio, attraverso la partnership con NEC e la joint venture AESC;

• Accordi di collaborazione siglati con il settore pubblico e privato (con oltre 30 memorandum di intesa annunciati a oggi in tutto il mondo) finalizzati a creare vivo interesse nelle auto a emissioni zero e a promuoverne una rapida diffusione attraverso l’offerta di incentivi, l’attuazione di apposite infrastrutture e la sensibilizzazione dell’opinione pubblica.

• Attenzione concreta nei confronti dell’intera esperienza di guida a emissioni zero – anche attraverso il riutilizzo, la rivendita, la rifabbricazione e il riciclaggio delle batterie agli ioni di litio che rendono possibile la mobilità a emissioni zero, iniziativa annunciata oggi attraverso l’accordo stretto con Sumitomo.

Il 2 agosto scorso, Nissan ha presentato LEAF, la prima automobile al mondo totalmente elettrica, a emissioni zero e dal prezzo accessibile. LEAF, che è attesa sui mercati di Giappone, Stati Uniti ed Europa a partire da fine 2010, testimonia in concreto quanto Nissan sia determinata ad assumere la leadership mondiale sul fronte delle emissioni zero. La commercializzazione di LEAF nel resto del mondo seguirà nel 2012.



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