Non profit
Ecco la proposta di legge
Grandi novità per la misura fiscale e favore del non profit, che con questo testo di legge esce dalla sperimentazione e diventa permanente
È pronta la proposta di legge che stabilizza il 5 per mille, dopo tre anni di sperimentazione. Il testo, messo a punto dall’intergruppo parlamentare per la sussidiarietà, contiene grandi novità per tutto il non profit italiano e sarà presto depositato in Parlamento. Ne dà notizia il settimanale Vita in edicola venerdì.
Tante e significative le innovazioni introdotte con la pdl, che dopo tre anni di sperimentazione introduce stabilmente nel nostro ordinamento la misura fiscale.
Ecco le principali novità:
Destinatari. Eliminati i servizi sociali dei Comuni, rimangono fermi i destinatari “storici” della misura, ovvero onlus, associazioni di promozione sociale, associazioni e fondazioni riconosciute con fini sociali enti della ricerca scientifica e sanitaria. Fanno il loro ingresso definitivo tra i beneficiari le associazioni sportive dilettantistiche riconosciute dal Coni.
Iscrizione. Semplificata l’iscrizione degli enti beneficiari, che avverrà per via telematica attraverso il sito dell’Agenzia delle Entrate. La documentazione cartacea, necessaria per la conferma dell’iscrizione online, dovrà essere presentata soltanto il primo anno; in seguito le organizzazioni dovranno comunicare soltanto eventuali variazioni ai dati comunicati la prima volta.
Pagamenti. Basta attese. Nel testo infatti si legge che «la corresponsione delle somme dovrà avvenire entro il 31 marzo dell’anno successivo a quello in cui è avvenuta la destinazione». In caso di mancato rispetto del termine, lo Stato dovrà versare gli interessi legali agli enti creditori.
Rendicontazione. Rendiconto obbligatorio, da pubblicare sul sito dell’Agenzia per le onlus in base a uno schema predisposto dalla stessa Agenzia, per gli enti destinatari di somme superiori a 50mila euro. Rendiconto facoltativo per tutti gli altri.
Sanatoria. Il provvedimento stabilisce la riammissione per tutti gli esclusi per motivi formali dal 5 per mille.
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