Non profit
Ecco la lista degli enti “ritardatari”
Graziati (con multa) anche se avevano presentato la domanda in ritardo
E’ stata pubblicata in rete dall’Agenzia delle Entrate la lista dei primi iscritti al cinque per mille “oltre scadenza”.
Si tratta di tre elenchi distinti, con i dati degli enti del volontariato, delle associazioni sportive dilettantistiche e degli enti della ricerca scientifica del MIUR, che hanno beneficiato della possibilità di presentare la domanda d’iscrizione al 5 per mille dopo i termini previsti (7 maggio 2012 per le prime due tipologie e 30 aprile per la ricerca scientifica), visto che possedevano i requisiti sostanziali per l’accesso al beneficio già alla data di scadenza della domanda di iscrizione.
Nell’elenco onlus figurano 546 enti (tra cui Unione italiana ciechi, fondazione e comunità San Patrignano, la sede nazionale Avis, Ail e Anmil); nell’elenco delle associazioni sportive dilettantistiche sono iscritti 121 realtà, mentre solo 10 nell’elenco degli enti della ricerca scientifica.
Le informazioni relative agli enti ritardatari – comunica l’Agenzia – saranno aggiornate periodicamente in base alle iscrizioni che l’Agenzia stessa riceverà in via telematica e in base ai dati comunicati dal MIUR. Questa possibilità di rientrare in zona Cesarini è stata prevista dall’anno finanziario 2012, grazie a quanto previsto dal Dl n. 16/2012, possono partecipare al riparto delle quote del 5 per mille anche gli enti che presentano domande d’iscrizione e documentazione integrativa entro l’1 ottobre prossimo.
Occorre inviare la documentazione integrativa (Onlus e volontariato alle Direzioni regionali, associazioni sportive dilettantistiche agli Uffici territoriali del CONI e enti della ricerca scientifica al MIUR) e versare una sanzione di 258 euro utilizzando il modello F24 con il codice tributo “8115”, istituito con la risoluzione 46/E dell’11 maggio scorso.
Cosa fa VITA?
Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è grazie a chi decide di sostenerci.