Welfare
Ecco il semaforo che ti salva la vita
Impianti semaforici e ambulanze si lanciano segnali e dialogano tra di loro. E poi decidono il da farsi. Minuti preziosi che non andranno più perduti.
di M. E. Virga
È sempre più difficile per i mezzi di soccorso districarsi nel traffico delle città. E non bastano più nemmeno le sirene più potenti a far passare autoambulanze o camion dei vigili del fuoco in uscita urgente. Per questo motivo la multinazionale 3M ha inventato il sistema di priorità ?Opticom?, che permette di visualizzare i mezzi di pubblica utilità in avvicinamento agli incroci stradali e far scattare il verde del semaforo.
Il sistema, di cui la 3M è project leader per tutta l?Europa e il Medio- Oriente, è già stato collaudato con successo negli Stati Uniti nella maggior parte delle città già dagli inizi degli anni ?70. Ad oggi si può trovare anche in due città olandesi, in Svizzera (a Losanna) e tra breve anche a Londra. In Italia è stato sperimentato per la prima volta nel 1996 dai Vigili del fuoco di Vicenza per rendere più veloce il trasporto verso il centro storico, ma è ormai operativo anche in diverse altre città (Novara, Alessandria, Pavia, Villafranca, Arzignano, Loano, Monza e Sesto San Giovanni). Ad usufruirne sono non solo i mezzi di soccorso come le ambulanze o le autopompe dei Vigili del fuoco, ma anche le autovetture della polizia municipale e gli autobus, che possono così presentarsi puntuali alle fermate stabilite.
Ma ecco come funziona ?Opticom?. Il sistema si basa sulla trasmissione e ricezione di segnali codificati con luce infrarossa. Un sensore, collocato in prossimità dell?incrocio, riceve il segnale codificato, identifica l?automezzo in arrivo e trasmette l?informazione all?unità di controllo del semaforo. In pratica il principio di funzionamento è simile a quello del telecomando di un televisore: l?emettitore ubicato sui veicoli trasmette un codice prestabilito tra quelli che sono programmabili (come quando si preme un tasto per scegliere un canale televisivo), poi speciali fotocellule posizionate sugli stessi semafori lungo percorsi stradali privi di curve od ostacoli captano il segnale e lo trasformano in una serie di impulsi elettrici che raggiungono una scheda elettronica all?interno del centralino che gestisce l?impianto semaforico. A questo punto la scheda, una volta riconosciuto il codice, lo confronta con quelli che ha in memoria: se il codice è tra quelli abilitati, il software verificherà il suo livello di priorità: se si tratta cioè di un autoambulanza, di un mezzo dei vigili del fuoco o di un autobus. Naturalmente il sistema non potrà mai trasformare immediatamente un verde in rosso e viceversa, ma considererà la ?fase? in cui si trova il semaforo in quel momento, se cioè ha appena cambiato colore o mantiene lo stesso da un certo numero di secondi. Il semaforo viene quindi posto sul giallo e poi scatta il verde, ma solo dalla parte da cui proviene il veicolo di soccorso. Perché tutto il meccanismo funzioni occorre che il veicolo si annunci con un margine di 750 metri, in modo da permettere la programmazione del ciclo dei semafori e dare così il tempo agli altri automobilisti di fermarsi o accostare liberando l?incrocio. Può anche capitare che i veicoli con ?priorità? siano più di uno: in tal caso il sistema darà la precedenza ai mezzi con i ?codici di priorità? maggiori e cioè con il seguente ordine: Vigili del fuoco (con veicoli più grossi e quindi più difficili da frenare), ambulanze, mezzi di polizia e autobus. A considerare i dati emersi da studi sulla città di Vicenza pare che il sistema funzioni. Su 94 sperimentazioni in incroci della città ben 91 sono andate, infatti, a buon fine. Per quanto riguarda i costi degli apparecchi si va da un minimo di 5 ad un massimo di 10 milioni per incrocio, installazione compresa. Per i trasmettitori da apporre sui veicoli il prezzo è di circa 2 milioni.
?Opticom?, infine, sembra riservare notevoli vantaggi anche per i cittadini. Innanzitutto perché favorisce la diminuzione del rumore delle sirene, poi, con il ?verde garantito?, contribuisce alla riduzione degli incidenti agli incroci e infine, facilitando la circolazione, attenua lo ?stress da traffico.
Dai ?post-it? alle iniziative sociali
La 3M è una multinazionale che produce circa 60.000 diversi tipi di prodotti in cinque macromercati così suddivisi: salute, industria, sicurezza, didattica e largo consumo. Spazia da prodotti per la chirurgia alle pellicole retroriflettenti visibili anche di notte per le tute dei pompieri, ai famosi ?post-it?, fino ai cerotti nasali. Ma l?azienda è in prima linea anche sul fronte delle sponsorizzazioni in ambito sociale e culturale. Nel corso di quest?anno, in particolare, sono state tre le iniziative intraprese dall?azienda in questi campi. La prima: è stato chiesto ai dipendenti di scegliere se devolvere le ore di malattia di cui non hanno beneficiato ad un?associazione di volontariato. Fra tre associazioni è stata scelta la Lega Tumori, a cui sono stati donati ben 80 milioni. Nei mesi di aprile e maggio, poi, la divisione Scotchprint ha fornito le tecnologie per due affissioni pubblicitarie utilizzate a Napoli per una campagna del Wwf sugli autobus urbani e a Milano per una campagna sui tram a favore dei bambini mutilati dalle mine anti-uomo. L?azienda ha infine in corso una collaborazione con il Wwf di Caserta. Insieme si occupano della salvaguardia ambientale dell?oasi di San Silvestro circondante la reggia della città.
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