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Ecco il riccometro Rifate i vostri conti

Avete diritto ai benefit previsti dalla nuova Finanziaria? Volete sapere se vi spettano libri gratis per i vostri figli? Ve lo dice l’Ise, lo strumento che misura la ricchezza.

di Giampaolo Cerri

Anno nuovo, Welfare nuovo. Mancano pochi giorni alla nascita del riccometro, o meglio dell?Ise (Indicatore della situazione economica), lo strumento che misurerà il diritto di ognuno alle prestazioni dello Stato sociale. Annunciato dal precedente governo, il redditometro unificato è già stato in qualche modo inscritto nel nostro universo assistenziale dall?ultima Finanziaria, che lo rende indispensabile per un paio di benefit riservati alle famiglie meno abbienti: i libri scolastici gratuiti e l?assegno di maternità alle lavoratrici non garantite (200 mila al mese per i primi 5 mesi, per i nati dopo il 1 luglio 1999, che diventeranno 300 mila nel Duemila). I ministri delle Finanze e degli Affari sociali devono approntare entro gennaio i regolamenti attuativi, vale a dire le regole per consentire a Comuni (pagamento dei libri) e Inps (assegni di maternità) di erogare i benefici. Non è che l?inizio: l?Ise diventerà il viatico indispensabile per accedere al Welfare, il bilancino con cui le amministrazioni commisureranno la gratuità dei servizi che forniscono. Tutto funzionerà in base ad un?autocertificazione che i cittadini presenteranno all?ente cui richiedono la prestazione o ai Centri di assistenza fiscale, i Caaf. In base ai dati patrimoniali forniti, questi ultimi attribuiranno l?Ise che avrà valore annuale. L?indicatore prenderà in esame il reddito ai fini Irpef (quindi lordo), quello calcolato sul patrimonio mobiliare (Bot, Cct, azioni, obbligazioni, danaro sui conti) ?abbattuto? da una franchigia di 50 milioni. La somma così ottenuta viene ulteriormente diminuita di 2,5 milioni se si è in affitto (3,5 se non si possiedono altre abitazioni nello stesso Comune). Ai redditi si deve però aggiungere il 20% del patrimonio complessivo: quello immobiliare ai fini Ici e quello mobiliare al 31 dicembre dell?anno precedente. Non a caso i cittadini dovranno indicare i propri ?intermediari finanziari? ovvero banche, agenti di borsa o finanziari ai quali hanno affidato i risparmi. Il patrimonio godrà comunque di una franchigia di 50 milioni che salgono a 70 se si vive in una casa di proprietà. Coloro che hanno contratto un mutuo per acquistare la casa, avranno diritto a detrarre dal computo il debito residuo che devono ancora pagare. Il reddito così determinato, che gli esperti delle Finanze definiscono ?globale?, verrà quindi rapportato alla composizione del nucleo familiare. Attraverso una scala di equivalenze, il reddito viene quindi ?ponderato? in base al numero dei componenti: se si è single verrà presa in considerazione l?intera somma, se si è in più si applicano alcuni parametri di riduzione. La famiglia di due persone dividerà il proprio reddito per 1,57, quella di tre per 2,04, quella di quattro per 2,46 quella di cinque per 2,85. Ogni figlio dopo il terzo vale solo 0,35, ovvero la cifra da sommare al parametro più alto per ogni altro componente oltre il quinto. L?assenza di un coniuge e la presenza di figli minori, così come il fatto che marito e moglie lavorino entrambi ed abbiano figli piccoli under18 comportarà una maggiorazione di 0,2 al relativo parametro, mentre si aggiungerà 0,5 se un componente è portatore di handicap. Complicato? Il Forum delle Famiglie (vedi l?Opinione a fianco) non è affatto certo che tutte le famiglie saranno in grado di capire il nuovo meccanismo. Diversa la versione sull?altro fonte: il riccometro ?ammazza-privilegi?, secondo le previsioni dei due ministeri, sarà un semplice modulo di 2-3 pagine. ?Facile? giurano le burocrazie. Ma sarà davvero così?


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