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Ecco il “pacchetto antiterrorismo” del governo

Prelievo della saliva per identificare extracomunitari sospetti, controlli su telefonate e altre attività, previste nuove figure delittuose e la Direzione Antiterrorismo

di Benedetta Verrini

Il Consiglio dei Ministri oggi ha approvato all’unanimità il “pacchetto sicurezza” contenente le misure urgenti di contrasto al terrorismo internazionale. Lo ha annunciato nel corso di una conferenza stampa il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Presenti il Vice Presidente del Consiglio Gianfranco Fini e i Ministri Giuseppe Pisanu, Roberto Castelli e Carlo Giovanardi. Ecco un breve riassunto delle misure appena adottate, illustrato da una nota del governo. All?inizio dei lavori, il Consiglio ha espresso la propria solidarietà al Governo britannico per i nuovi ed odiosi attentati terroristici che hanno colpito la città di Londra. Il Presidente Berlusconi ha quindi illustrato, insieme ai Ministri Pisanu e Castelli, un pacchetto di misure per il contrasto del terrorismo internazionale e della criminalità, a conferma dell?impegno assunto dall?Italia nella lotta al predetto fenomeno. Le norme predisposte, che saranno adottate nella forma del decreto-legge, sono state unanimamente condivise dal Consiglio. Le previsioni contenute nel decreto-legge tendono a potenziare, innanzi tutto, gli strumenti di indagine e di controllo mediante circoscritti adattamenti delle norme vigenti, anche per quanto riguarda l?accertamento dell?identità e l?uso di documenti falsi. Si prevede, in questo contesto, il rilascio del permesso di soggiorno per gli stranieri che collaborano con la giustizia, ma anche una procedura più agile e mirata per le espulsioni di coloro che sono sospettati di agevolare cellule terroristiche. Un ulteriore strumento per superare i gravi problemi di identificazione di persone extracomunitarie, che spesso si attribuiscono una o più diverse generalità, è costituito dalla introduzione del prelievo della saliva che consentirà di utilizzare a tal fine il ricorso al profilo del DNA, sempre e comunque, sotto il controllo dell?autorità giudiziaria. Altrettanto calibrati sono gli interventi previsti in materia di fermo e di arresto, nei limiti propri di un provvedimento d?urgenza. Un intervento più incisivo è stato previsto per l?aggiornamento delle misure di prevenzione, anche patrimoniali, in funzione antiterrorismo, e per più appropriate misure di controllo nei confronti delle persone sottoposte a misure di prevenzione. Un secondo gruppo di norme è rivolto alla salvaguardia, per un periodo determinato, dei dati essenziali relativi al tracciamento delle comunicazioni telefoniche e telematiche e, più in generale, alle misure amministrative utili per controllare attività ?sensibili? ai fini della prevenzione del terrorismo (esercizi di internet point e simili, attività di volo, attività inerenti agli esplosivi). Il terzo, infine, è rappresentato dalle norme volte a circoscrivere gli impegni della polizia giudiziaria in attività sussidiarie al processo penale, ma estranee ai compiti istituzionali delle forze di polizia. Una ulteriore previsione tende ad ampliare i servizi di vigilanza esperibili con guardie giurate (porti, stazioni ferroviarie e metro, mezzi di trasporto pubblici). Altra vera novità del provvedimento, spiega sempre la nota del governo, è costituita dall?introduzione, recependo i contenuti della decisione quadro n. 2002/475/GAI del Consiglio dell?Unione Europea del 13 giugno 2002 e della Convenzione del Consiglio di Europa sulla prevenzione del terrorismo, di nuove fattispecie delittuose che incriminano non solo le attività di addestramento per l?acquisizione delle c.d. ?tecniche del terrore?, ma anche quelle di arruolamento di persone da avviare alla perpetrazione di azioni terroristiche. Tali fattispecie consentiranno di punire anche condotte commesse senza l?uso di violenza ed al di fuori degli ordinari contesti associativi che connotano le attività terroristiche. Si è preferito rimettere alla valutazione del Parlamento la definizione normativa delle condotte con finalità di terrorismo che, avendo carattere generale, potrà essere utilizzata dai giudici come chiave interpretativa per l?individuazione puntuale dei delitti di terrorismo. E? stato inoltre approvato, su proposta del Ministro Castelli, un disegno di legge per l?istituzione della Direzione nazionale antiterrorismo e delle relative Direzioni distrettuali.


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