Welfare

Ecco il decalogo del volontario in ospedale

A chiusura del percorso di formazione per 237 volontari dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, ecco il decalogo per il volontariato in ospedale. Al primo punto c'è l'«essere dono».

di Redazione

Rispettare gli standard di sicurezza e le precauzioni per la salute del paziente. Relazionarsi con i bambini e i ragazzi con gli strumenti adatti a seconda delle diverse “età”. Avere consapevolezza delle emozioni proprie e dell’altro. Sono alcuni dei punti del decalogo per il volontariato in ospedale elaborato dagli stessi volontari dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, impegnati nel percorso di formazione che si concluderà domani, sabato 25 marzo, alla presenza della presidente Mariella Enoc e del presidente della Pontificia Accademia per la Vita, mons. Vincenzo Paglia.

Al primo posto del decalogo c’è il valore del servizio come “dono”: «la missione del volontario – si legge nel decalogo – è quella di essere dono, agendo con spirito di servizio per costruire una relazione con il prossimo». Nei dieci punti c’è anche il dovere di una “comunicazione” responsabile che parta dall’“ascolto”, il supporto agli operatori sanitari nella “cura” del paziente, la considerazione della “realtà sociale” della famiglia e degli aspetti multiculturali. Infine, l’impegno ad aggiornare continuamente le proprie “competenze” per offrire un servizio quanto più efficace.

Sono 600 circa i volontari attivi nelle quattro sedi dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e oltre 100 le associazioni accreditate: impegnate in corsia, nelle attività ludiche, nella gestione delle case di accoglienza, nel supporto alle famiglie sul territorio. «Il volontariato è par­te integrante della vita ospedaliera, una risorsa insosti­tuibile» sottolinea Francesca Rebecchini, membro del Consiglio di Amministrazione del Bambino Gesù. «Il funzionamento di una realtà complessa come quella del Bambino Gesù non può prescindere dall’attività organizzata dei tanti volontari che ogni gior­no, insieme a medici e infermieri, lavorano per rendere l’ospedale un posto sempre più accogliente e sicuro».

Il percorso di formazione che si conclude domani è partito lo scorso ottobre e vi hanno preso parte 237 persone: 134 volontari già attivi in ospedale per l’aggiornamento delle proprie competenze e 103 nuovi aspiranti volontari, per cui è previsto un tirocinio formativo in ospedale di circa 60 ore, al termine del quale verrà valutata l’idoneità al servizio.

I volontari del Bambino Gesù sono in maggioranza donne, studentesse, casalinghe, impiegate, pensionate; presenti in quasi tutti i reparti, si dedicano all'assistenza dei bambini in caso di analisi e terapie e nei momenti di attività ludica. Aiutano le famiglie nelle pratiche amministrative necessarie per il ricovero, mostrano loro come muoversi agevolmente in ospedale, sono presenti accanto ai genitori in attesa della fine dell'intervento del proprio figlio. Si occupano della logistica nelle case di accoglienza e organizzano gli spostamenti in pulmino da e per l’ospedale. L’obiettivo è rendere la presenza di famiglie e bambini in reparto meno traumatica; supportare medici e infermieri nei processi di interazione; alleviare la sofferenza e l’isolamento dei pazienti attraverso una presenza attenta e amica. Per diventare volontario del Bambino Gesù è possibile chiedere informazioni e inviare la propria candidatura al seguente indirizzo mail: volontariato@opbg.net

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