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Amnesty lancia una campagna contro gli Usa per violazioni dei diritti umani

di Redazione

P er la prima volta nella storia gli Stati Uniti d?America finiscono nel mirino di Amnesty International. L?accusa: violazioni dei diritti umani. Di quelle che farebbero pensare più a uno oscuro staterello appena uscito da una dittatura che alla prima democrazia del mondo. Eppure l?organizzazione umanitaria formula accuse precise e documentate: torture ai prigionieri, omicidi legalizzati, pena di morte, discriminazioni razziali, esportazioni di armi. In un dossier da brivido, attualmente in circolazione su Internet (www.amnesty.it/campaign/ usa/index.html) Amnesty presenta una campagna mondiale perché anche negli Usa venga ripristinato il più elementare rispetto dei diritti umani e civili. Un provvedimento tanto più urgente quanto più gli Stati Uniti continuano a proclamarsi nel mondo i difensori dei diritti civili e intervengano ovunque essi vengano violati, almeno a loro giudizio. Ma anche su questo aspetto Amnesty è critica: gli Usa infatti sono accusati di non essere i giudici migliori delle violazioni altrui, sia perché non ammettono le proprie, sia perché sono i maggiori esportatori mondiali di armi, e continuano ad addestrare ed equipaggiare gruppi armati noti per aver torturato e commesso omicidi politici e altre violenze.
Ma sul fronte interno le cose non vanno meglio. Gli abusi da parte della polizia americana sono un problema talmente diffuso che il governo è costretto a sborsare miliardi ogni anno per risarcire le vittime delle violenze degli uomini in divisa; molti fermati muoiono a causa del sistema di ?incaprettamento? con cui i poliziotti di alcuni stati li immobilizzano dopo la cattura; nelle carceri si utilizzano metodi di tortura quali ferri, ceppi e catene per tenere fermi i prigionieri anche per giorni (comprese le donne incinte); i prigionieri vengono spesso stuprati dagli agenti di custodia come tortura o deterrente, oltre a subire altre ?intimidazioni? quali spray irritanti o elettroshock; la pena di morte è diffusissima, viene applicata anche ai disagiati mentali, ed è sospettata di criteri razzistici, colpendo per l?80% i presunti assassini di vittime bianche; coloro che si appellano al diritto di asilo vengono spesso incarcerati senza aver commesso alcun crimine, denudati e umiliati e infine mescolati ai detenuti comuni. Per questo Amnesty International chiede con forza che gli Stati Uniti ratifichino senza riserve tutti i trattati internazionali di rispetto dei diritti umani e si impegnino ad applicarli anche al loro interno. Per informazioni, tel. 06/44901.

La campagna

Promotore

Amnesty International

Obiettivo

Ottenere che gli Stati Uniti
rispettino i diritti umani
dentro e fuori i loro confini

Come aderire

Contattare Amnesty al
numero 06/44901, Internet
www. amnesty.it

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