Formazione

Ecco i numeri del sostegno. Stessi insegnanti, più studenti

Un'analisi completa realizzata dal sito Tuttoscuola

di Redazione

Ritorna, come ogni anno, la polemica sui posti di sostegno per alunni con disabilità, che vede, da una parte, le associazioni del settore denunciare una diminuzione degli organici e, dall’altra, il Ministro parlare di aumento di posti.

Come stanno le cose? Tuttoscuola.com ha fatto i conti. Eccoli

Prima di tutto c’è da dire che il numero dei posti di sostegno è fissato dalla legge (finanziaria 2008). I posti non sono aumentati (ne sono previsti quest’anno 90.469), ma sono invece aumentati i posti di ruolo (58.463), in quanto la stessa legge ha previsto una graduale stabilizzazione degli organici per una percentuale massima del 70% del totale. I posti in organico di diritto rappresentano oggi circa il 65% del totale; anche per questo vi sono state oltre 4 mila immissioni in ruolo di docenti di sostegno.

Ma la dotazione complessiva, tra organico di diritto (58.463) e organico di fatto (32.006), resta inalterata.

Quel che invece cambia, perché non è soggetto ovviamente a limitazioni di alcun genere, è il numero di alunni con disabilità inseriti nelle scuole.

L’anno scorso l’organico di diritto aveva previsto 164.392 alunni con disabilità, ma di fatto ne sono stati inseriti 175.778, cioè 11 mila e 400 in più.

Quest’anno in organico di diritto ne sono stati previsti 170.478, ma di fatto saranno certamente molti di più (12-13 mila?). È probabilmente questo numero reale a creare problemi di copertura, visto che, ad invarianza di docenti di sostegno, continua l’aumento di alunni con disabilità, modificando, in peggio, il rapporto alunni H/docenti di sostegno.

Vai al sito di Tuttoscuola

Nessuno ti regala niente, noi sì

Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.