Politica

Ecco i 7 vincitori della prima edizione del Premio CIDU per i Diritti Umani

La viceministro Emanuela Del Re, d'intesa con il ministro Di Maio, ha istituito un premio per valorizzare il diffuso impegno sociale e istituzionale nel nostro Paese rispetto ad ogni aspetto che riguarda la sfera dei Diritti Umani. Fra i premiati, Ernesto Olivero, suor Eugenia Bonetti, Nicolò Govoni, Valentina Tafuni e il giornalista Nello Scavo

di Redazione

Il Comitato Interministeriale per i Diritti Umani ha annunciato oggi i vincitori della prima edizione del Premio CIDU per i Diritti Umani, nato su iniziativa della Vice Ministra Emanuela Del Re d’intesa con il Ministro Di Maio. Il Premio il sarà destinato ogni anno a sette candidati, tra Enti, Associazioni e persone fisiche, che si siano particolarmente distinti per avere contribuito ad accrescere la consapevolezza collettiva dei Diritti Umani nel nostro Paese.

La selezione dei candidati è stata effettuata da un “Comitato d’Onore” composto da rappresentanti istituzionali, del mondo accademico e della società civile, con diverse sensibilità ed esperienze in materia di Diritti Umani, presieduto dalla stessa Vice Ministra Del Re.

Per questa prima edizione del 2020, i 10 membri del Comitato d’Onore, hanno

deciso di premiare tra le Istituzioni l’Osservatorio per la Sicurezza Contro gli Atti Discriminatori della Polizia di Stato (OSCAD), che quest’anno celebra il suo decimo anniversario, alla luce della sua indispensabile attività di contrasto ai crimini d’odio ed il suo notevole impegno rispetto a quelli legati all’orientamento sessuale e ai diritti delle persone LGTBI.

Tra le Associazioni, è stata scelta Green Cross Italia, in considerazione delle sue importanti attività di formazione e di sensibilizzazione incentrate sul legame tra i temi dell’ambiente, dello sviluppo sostenibile e dei Diritti Umani.

In merito ai quattro Premi dedicati a persone fisiche con profili di diverso genere e generazione, la scelta è ricaduta su:

Il Sig. Ernesto Olivero, fondatore e Presidente dell’Arsenale della Pace di Torino, l’associazione che, attraverso le attività di volontariato del Sermig (Servizio Missionario Giovani), è riuscita a convertire le strutture di un ex arsenale militare in una ‘casa aperta al mondo e alle persone deboli o in difficoltà;

Suor Eugenia Bonetti, fondatrice dell’Associazione Slaves no More (Mai più schiave), alla luce del suo ventennale e continuativo impegno nella lotta alla tratta degli esseri umani e alla schiavitù femminile;

Il ‘giovane candidato’ Nicolò Govoni (23 anni), in considerazione delle sue notevoli attività di sensibilizzazione in Italia in tema di rifugiati e migranti provenienti da condizioni di estrema povertà; e

La ‘giovane candidata’ Valentina Tafuni (28 anni), in ragione del suo lodevole impegno in tema di diritti umani delle persone con disabilità.

Per la categoria dedicata al tema della libertà di stampa e di informazione, il Premio è stato attribuito a Nello Scavo, alla luce del suo impegno giornalistico in tema di diritti umani, con particolare riferimento alle questioni della marginalità e dello sfruttamento dell’immigrazione, e del suo giornalismo d’inchiesta sul traffico degli esseri umani, sulle rotte degli scafisti e il loro profilo criminale.

L’evento di premiazione si svolgerà il 10 dicembre 2020, in coincidenza con le celebrazioni della Giornata Mondiale dei Diritti dell’Uomo, nel quadro del Human Rights Festival in programmazione a Roma.

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