Sostenibilità

Ecco da chi è composto l’Ufficio presidenza di Fima

La Federazione italiana media ambientali ha eletto il suo primo direttivo. Le votazioni si sono tenute il 7 novembre, durante la fiera Ecomondo a Rimini. Mario Salomone eletto presidente, Marco Fratoddi segretario generale

di Redazione

Il 7 novembre, nell’ambito della fiera Ecomondo di Rimini, si sono tenute le votazioni dell’Ufficio di presidenza della “Federazione italiana media ambientali” (Fima). 
Nata in occasione del Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia, Fima è una rete creata per fornire una base di informazione qualificata ai cittadini e ai responsabili pubblici e privati. L'obiettivo principale è sensibilizzare e influenzare positivamente la politica e la gente sulle tematiche inerenti la tutela ambientale.
Giornalisti, testate, agenzie, blogger, comunicatori, ricercatori, insegnanti, non ci sono confini di natura professionale per contribuire a questo fine: promuovere l’informazione ambientale in Italia, favorire la diffusione della cultura dell’ambiente e della sostenibilità e sviluppare rapporti di collaborazione con analoghe organizzazioni e associazioni di altri Paesi.
La Commissione elettorale, presieduta dai soci Ilaria Romano, Eleonora Cerulli e Claudia Aureli, ha reso noto al termine delle procedure di scrutinio i risultati. Dallo spoglio delle 67 schede valide sono emerse le seguenti cariche: 
 
Presidente: Mario Salomone (in foto)
Segretario generale: Marco Fratoddi 
 
Membri dell’Ufficio di presidenza: 
Rosy Battaglia
Tullio Berlenghi
Paola Bolaffio
Sergio Ferraris
Giuseppe Lanzi
Letizia Palmisano
Roberta Ragni
 
Durante l’Assemblea è stato approvato lo Statuto definitivo della Firma e nominato il Comitato scientifico che risulta così composto: 
Aurelio Angelini
Alessandra Astolfi
Gianfranco Bologna
Alessandro Caramis
Andrea Cerroni
Antonio Ferro
Walter Ganapini
Pietro Greco
Simonetta Lombardo
Luca Mercalli
Luigi Pellizzoni
Beppe Rovera
Massimo Scalia
Sergio Scamuzzi
Gianni Silvestrini
Alex Sorokin
Sergio Vazzoler
 
La formazione ufficiale della Federazione si concluderà entro dicembre: il primo presidente pro tempore Mario Salomone, direttore di Eco e sociologo dell'ambiente all'università di Bergamo, verrà affiancato da un Ufficio di coordinamento, che vede coinvolti Andrea Gandiglio, direttore Greenews.info; Simona Roveda, direttore editoriale Lifegate, Tullio Berlenghi, giurista esperto di diritto ambientale, la freelance Rosy Battaglia, Giuseppe Lanzi di Vita Magazine e Ilaria Romano, di Giornalisti Nell’Erba, come tesoriere.
La prima bozza di statuto è stata discussa nel panel intitolato “Giornalismo ambientale: verso una rete di giornalisti per l’ambiente”: Marco Fratoddi (La Nuova Ecologia), Mauro Spagnolo (Rinnovabili.it) e Paola Bolaffio (Giornalistinellerba.it) hanno dato l’avvio a un confronto (al quale hanno partecipato oltre 50 media mbientali) tra esperti in materia.
Spagnolo ha sottolineato la duplice tendenza in corso: «Da una parte c’è un trend positivo sul fronte opinione pubblica, singoli cittadini e famiglie che stanno dimostrando un crescente interesse e sensibilità su aspetti che fino a poco tempo fa erano propri dei soli addetti ai lavori. D’altro canto, stiamo vivendo un momento di bassa sensibilità sulla scena politica riguardo le questioni ambientali e le ultime campagne elettorali ne sono state un esempio».
La ricetta per venir fuori da questo cul-de-sac, prosegue Spagnolo, è la seguente: «Oggi abbiamo bisogno di autorevolezza e competenza per qualificare le iniziative della Federazione all’esterno: proprio da qui nasce l’importanza del ruolo del comunicatore ambientale, che si trova a fare i conti con una realtà che è in continua evoluzione. Le competenze sono le esigenze primarie e obiettivo imprescindibile nel campo del giornalismo scientifico».
 
Fra le prime iniziative che la FIMA proporrà nei prossimi mesi, un convegno sulle politiche dell’informazione, attività di formazione per giornalisti e servizi per le testate. La Federazione intende inserirsi nelle reti internazionali di giornalismo ambientale e favorire la collaborazione e lo scambio di esperienze tra tutti gli operatori del settore. Ma vuole soprattutto aprire un ponte con tutto il mondo dell’informazione e con la società civile, le istituzioni, il mondo della scuola e dell’università, della ricerca, le imprese.
 

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