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Ecco come verranno spesi i miliardi per la difesa del suolo

Sono 1.300 i miliardi stanziati dal governo per le aree a rischio.

di Redazione

A pprovato e subito modificato. Nella riunione del 3 giugno scorso, il Consiglio dei ministri aveva varato l?atteso decreto legge che stanzia 1.300 miliardi per la difesa del suolo e per accelerare le procedure per gli interventi di difesa idrogeologica. Il giorno dopo, giovedì 4 giugno, lo stesso presidente del consiglio Prodi, ha annunciato il temporaneo congelamento del decreto, in vista di ulteriori modifiche, recependo così le proteste delle Regioni che rivendicano il diritto ad essere interpellate, soprattutto su alcune parti del decreto che riguardano appunto le competenze regionali.
Il provvedimento, comunque, stanzia tra l?altro cento miliardi a favore della Campania, dopo il disastro che ha colpito i paesi di Sarno, Quindici ed Episcopio. Il ministro dell?Ambiente Edo Ronchi si è detto soddisfatto del decreto: in attesa del trasferimento delle competenze al suo dicastero, ha espresso approvazione perché il decreto rappresenta «una vera e propria svolta». Le Regioni dovranno individuare le aree a rischio entro il 31 dicembre di quest?anno, altrimenti ci penserà il governo direttamente. Infine è previsto anche il potenziamento delle strutture tecniche già presenti, garantendo ben 535 nuove assunzioni di personale, suddivise tra la segreteria tecnica del ministero dell?Ambiente, le Autorità di bacino e l?Anpa (Agenzia nazionale per l?ambiente). Stralciate, invece le assunzioni di personale tecnico da destinare alle Regioni.

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