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Ecco come funziona il nuovo Decreto flussi
Quasi 100mila i nuovi ingressi, procedura telematica
di Redazione
Con la pubblicazione sull’ultima Gazzetta Ufficiale del 2010 (la numero 305 del 31 dicembre) è scattato il conto alla rovescia per il decreto flussi che autorizza 86.580 nuovi ingressi di lavoratori dall’estero e 11.500 conversioni di permessi di soggiorno. Dopo due anni di stop, l’Italia riapre così le porte ai lavoratori stranieri. Anche questa volta i datori di lavoro potranno presentare le domande di assunzione solo via internet e gli ingressi verranno assegnati fino a esaurimento in base all’ordine di presentazione. Le domande dovranno essere presentate via internet attraverso il sito del ministero dell’Interno (www.interno.it). E in tutte e tre le date fissate dal decreto flussi la procedura scatterà dalle 8 di mattina. Teoricamente, sarà possibile presentarle fino alla fine di giugno, ma ingressi e conversioni autorizzati dal governo andranno in molti casi esauriti in pochi minuti, nel primo clic day disponibile. Solo i più veloci vinceranno questa gara.
Tre click day
Si partirà lunedì 31 gennaio, quando è fissato il primo click day per l’ingresso più “sostanzioso” di lavoratori stranieri non stagionali: 52.080 ingressi da Paesi che hanno sottoscritto specifici accordi di cooperazione in materia migratoria con l’Italia. Egitto (8mila), Moldavia (5.200), Albania e Marocco (rispettivamente con 4.500 posti disponibili) sono i paesi, a cui è riservato il maggior numero di quote.
A questi si aggiungono i 30mila lavoratori domestici (colf, e badanti) provenienti da altri Paesi che non hanno accordi con l’Italia. Per loro la data clou sarà mercoledì 2 febbraio: giorno in cui scatterà la corsa contro il tempo per ottenere il permesso.
Mentre giovedì 3 febbraio sarà la volta delle domande per i lavoratori che hanno completato determinati programmi di formazione e istruzione nel Paese di origine (4mila posti disponibili) e 500 discendenti di italiani in Argentina, Uruguay, Venezuela o Brasile.
Oltre ai nuovi ingressi, il decreto flussi riserva la possibilità di conversione di 11.500 titoli di soggiorno per altri motivi in permessi per lavoro subordinato. Il decreto flussi ha stabilito nel dettaglio le singole quote di possibile conversione: 3mila permessi per studio, 3mila per tirocinio o formazione, 4mila per lavoro stagionale, mille per soggiornanti di lungo periodo rilasciati ai cittadini di Paesi terzi da un altro Stato membro dell’Unione europea. Infine ci sono 500 permessi sempre rilasciati a soggiornanti di lungo periodo che potranno essere rilasciati per il lavoro autonomo.
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