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Ecco Aisec, l’associazione dei giovani del servizio civile

Un nutrito gruppo di giovani che sono ora in servizio o l'hanno svolto negli anni precedenti crea un "punto di riferimento per chiunque voglia portare avanti gli ideali dell'esperienza anche dopo il termine", spiega la presidente Fania Alemanno

di Daniele Biella

Aisec: segnatevi questo nome. Soprattutto, se siete uno dei 300mila giovani che, dal 2001 a oggi, ha svolto l’anno di Scn, Servizio civile nazionale, in Italia o all’estero. Stiamo parlando dell’Associazione italiana servizio civile (www.aisec.it), nata poche settimane fa da alcuni giovani che fanno o hanno fatto parte della rappresentanza nazionale dei volontari in servizio civile, “e che vuole essere un punto di riferimento per chiunque abbia svolto il Scn e cerca un luogo dove ‘continuare’ il suo mandato, superando il senso di smarrimento della fine dell’esperienza”, spiega Fania Alemanno, classe 1984, prima presidente di Aisec dopo essere stata per tre anni una dei quattro rappresentanti nazionali dei giovani in servizio. “Sono svariati anni che nella rappresentanza girava l’idea di costituire un’associazione, ora ci siamo riusciti e vogliamo essere un contenitore di tutte le forme di servizio civile, comprese quelle regionali e dei bandi sperimentali”.

L a prima parola d’ordine di Aisec è quindi ‘inclusione’. “Per esempio, tra i soci ci sono già ragazzi stranieri che hanno svolto il servizio regionale e con il nazionale non avrebbero potuto farlo, date le norme oggi in vigore”, continua Alemanno, laureata in Psicologia e originaria della Puglia, dove ha svolto, nel 2009, il proprio anno di servizio civile, presso il Comune di Salice salentino. Molti inoltre i progetti in cantiere, alcuni ad ampia portata come la stesura delle linee guida per un primo vero censimento di tutti i volontari che in 12 anni hanno svolto il servizio, “utile a sapere le competenze, le volontà di ognuno, nell’ottica futura di avere anche corpi civili di pace a disposizione, pronti ad agire sul territorio”. Nel frattempo i soci di Aisec si stanno facendo conoscere in ogni sede istituzionale, “incontrando persone del Dipartimento gioventù e servizio civile, assessori comunali e regionali, presidenti degli enti, inserendo nostri referenti in ogni tavolo attivo oggi sulle questioni aperte, come la riforma del servizio”, aggiunge Alemanno.

Nel breve termine, la neonata associazione ha già lanciato il 'Bando di creatività civile', un concorso di idee sul proprio logo (qui il regolamento) “che vuole ispirarsi ai 12 principi fondamentali della Costituzione”, e ha attivato una sezione ad hoc del sito dove ognuno può raccontare l'anno che ha svolto. Nello stesso tempo, sta portando avanti uno studio sull’introduzione e la definizione dello status giuridico del giovane in servizio, la cui attuale mancanza sta creando alcuni problemi ai volontari, soprattutto per i visti all’estero. La stessa necessità è avvertita dalla neo ministra per le Politiche giovanili, Josefa Idem, come ha ribadito in una recente intervista per Vita.it.

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