Mondo

Eccitazione a Nairobi per il Nobel a Wangari Maathai

Vita ha contattato il Green Belt Movement e ha parlato con la responsabile del consiglio direttivo della ong ambientalista kenyana. Ecco le reazioni a caldo

di Paolo Manzo

La loro leader – Wangari Maathai – ha vinto il premio Nobel per la pace e a Nairobi sono pazzi di gioia. Soprattutto nella sede del Green Belt Movement (GBM), l’ong ambientalista kenyana che, indirettamente, otterrà una visibilità senza precedenti dalla consegna di questo premio. Miss Mugure fa parte del consiglio direttivo del GBM e appena risponde al telefono ci comunica tutta la sua gioia: “qui siamo tutti eccitati perché il premio a Wangari è più che mai meritato. E inatteso, almeno sino a qualche ora fa. Stiamo aspettando Wangari Maathai, che attualmente è nel sud del Paese per presenziare a una celebrazione in veste di membro del parlamento (la novella Nobel per la pace è anche viceministro dell’ambiente del Kenya, ndr), per poter fare un brindisi con lei”. Miss Mugure cosa rappresenta la vittoria di Wangari: “E’ la prima donna africana a vincere il Nobel per la pace, è un’ambientalista e ciò significa che chi difende l’ambiente – oggi – difende la pace e l’equilibrio sul piuaneta. Grazie a questo premio il Green Belt Movement avrà molta più visibilità, e potrà aumentare le sue attività. Grazie alla nostra Wandana Shiva africana!”. Già, quali sono le attività che avete intenzione di incrementare nei prossimi mesi? Miss Mugure non ha dubbi: “In primis vogliamo incrementare le lezioni sull’ambiente ai ragazzi e alle ragazze kenyane e africane. E poi piantare molti più alberi, centinaia di migliaia, per difendere questo continente dalla deforestazione. Ma queste cose è meglio ve le racconti direttamente Wangari Maathai, non crede?”. Certo. E allora… leggete il prossimo numero di Vita, con un’intervista esclusiva al premio Nobel per la Pace 2004!


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