Cultura

Eaton condannata per attività antisindacale

Il decreto, emesso oggi, è stato emesso dal giudice del lavoro di Ivrea Gialuigi Morlini

di Redazione

La Eaton è stata condannata per attività antisindacale dal giudice del lavoro di Ivrea Gianluigi Morlini. Il decreto, emesso oggi, riconosce che nei processi di ricollocazione dei lavoratori che erano stati mandati in cassa integrazione straordinaria l’azienda ha seguito un criterio discriminatorio nei confronti degli iscritti al sindacato Fiom-Cgil. Infatti, sui 199 lavoratori coinvolti dalla cassa integrazione, gli iscritti al sindacato erano 58, con una percentuale del 28%, mentre tra quelli ricollocati (circa 70), gli iscritti al sindacato Fiom-Cgil sono solo 4. Questa differenza ha spinto la Fiom a presentare ricorso per condotta antisindacale da parte dell’azienda, riconosciuta oggi con il decreto del tribunale di Ivrea. Tale criterio discriminatorio è sancito dal fatto che nel decreto si ordina alla Eaton «… se e quando procederà a nuove ricollocazioni […] di individuare i lavoratori sulla base di oggettive ragioni di professionalità o di carichi famigliari», cosa che, evidentemente, fino ad oggi non è successa.

La vicenda è cominciata ad aprile 2006 quando la Eaton decide di chiudere lo stabilimento di Rivarolo Plant e mandare in mobilità 199 lavoratori. Tale mobilità, in seguito a vertenze e accordi tra le parti, era stata poi trasformata in cassa integrazione straordinaria, che prevedeva percorsi di ricollocazione all’interno del gruppo per una parte dei dipendenti. Oggi, è stato dimostrato che in questi percorsi è stata seguita una condotta discriminatoria.

«E’ un risultato particolarmente soddisfacente ? spiega l’avvocato Silvia Ingegneri ? perché siamo riusciti a dimostrare un comportamento discriminatorio che difficilmente si riesce a far riconoscere e condannare»

«La sentenza di Ivrea è importante perché impedisce che nei processi di ristrutturazione e ricollocazione vengano penalizzati i lavoratori sindacalizzati ? commenta Giorgio Airaudo, segretario provinciale della Fiom – Gli stessi lavoratori che con le loro lotte e le loro azioni spesso ottengono risultati che vanno a vantaggio di tutti. Questa sentenza chiude la porta alle attività discriminatorie e vigileremo affinché venga applicata».

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