Giornata mondiale Sindrome di Down
Basta concessioni, le persone con disabilità entrino nelle stanze dei bottoni
In occasione del 21 marzo, Coordown lancia la campagna internazionale “No decision without us”. Un musical trascinante, per dire che la vera inclusione non è fatta di “concessioni”, ma di partecipazione. Intervista a Martina Fuga, la presidente

Coordown da anni ci ha abituato a campagne spiazzanti e molto virali sui social. Lo scorso anno era stata la volta di “Assume that I can”, cioè “supponiamo che io possa”, nel 2023 era stata la volta del video “Ridiculous excuses not to be inclusive” ovvero non ci sono scuse per non essere inclusivi, se non quelle “ridicole”.
La campagna del 2021 con la colonna sonora di Sting “The Hiring Chain” sull’inclusione lavorativa aveva avuto concrete ricadute occupazionali grazie ad alcuni progetti collegati. Tutte queste campagne globali avevano in comune il fatto di essere incentrate sulla comunità delle persone con sindrome di Down.
La campagna
In occasione della Giornata mondiale di quest’anno è uscito un nuovo video per la campagna di sensibilizzazione internazionale, realizzato sempre con l’agenzia Small di New York, un musical trascinante dal titolo “No decision without us”, ovvero nessuna decisione senza di noi
Dopo la prima scena che si svolge nella camera di una ragazza con sindrome di down mentre i suoi genitori stanno decidendo quale vestito lei debba indossare per un matrimonio senza chiedere la sua decisione, con lei che irrompe nella stanza pretendendo di essere lei a decidere, quella successiva vede una persona in sedia rotelle che vuole essere al tavolo in cui si decide il progetto per una nuova stazione ferroviaria…
L’inclusione che manca
Frame dopo frame entrano in scena persone con diverse disabilità, dallo studente sordo che fa “notare” al preside che il “suono d’allarme” non è per tutti, alla persona cieca che non se ne fa nulla di un info point touch screen muto in aeroporto, alla persona con disabilità motoria e a quella con disabilità intellettiva che chiedono a un politico di essere al tavolo dove si scrivono le leggi.

Ma perché in un video per la giornata mondiale sulla sindrome di Down si allarga la scena ad altre disabilità? Lo abbiamo chiesto a Martina Fuga, presidente di Coordwon.
«Le ragioni sono due», spiega. «La prima nasce dal modo in cui negli anni scorsi le comunità delle diverse disabilità hanno risposto e accolto le nostre campagne. Molte ci hanno detto di essersi sentite rappresentate».
La seconda ragione è «il desiderio che sentiamo di rompere i silos, un po’ come se ognuno lavorasse per la propria comunità. Soprattutto in questo momento dobbiamo abbracciare tutte le persone con disabilità».

Un momento in cui «venti ostili arrivano da oltreoceano: dalla chiusura dei programmi sulla diversità e l’inclusione, al ritorno sancito per Decreto di parole come “ritardato” o “idiota” per le disabilità intellettive fino ad azioni concrete che spingono le persone con disabilità nel silenzio e nell’invisibilità. Queste minacce per essere affrontate richiedono di non indietreggiare» sottolinea Fuga. «Con “No decision without us” chiediamo che le persone con disabilità siano parte attiva del mondo in cui vivono».
La call to action che superi le barriere
«Con questa campagna uniamo la nostra voce a quella di tutte le persone con disabilità, per lanciare una call to action che superi ogni divisione e barriera. Solo restando uniti, e chiedendo con forza di avere un posto nella stanza delle decisioni, possiamo affrontare questo momento storico che sembra voler relegare le persone con disabilità nel silenzio e nell’invisibilità», precisa Fuga.

Sono 13 anni che Coordown fa campagne di comunicazione capaci di rompere gli schemi, sensibilizzare a livello globale. Non va dimenticato che la campagna internazionale, nasce in Italia con Coordown, ma viene sostenuta a livello internazionale da Down’s Syndrome Association UK (a fianco dell’associazione italiana dal 2014 in questo progetto di comunicazione annuale) e vede il contributo di diverse associazioni internazionali che ne rafforzano l’impatto a livello globale: Down Syndrome Australia, National Down Syndrome Society, Canadian Down Syndrome Society, Global Down Syndrome Foundation, Together Academy, New Zealand Down Syndrome Association, Down Syndrome International e With Not For.
Una campagna virale
«Quest’anno volevamo rompere gli schemi, sorprendere la nostra audience e per farlo abbiamo lavorato con le altre associazioni, con gli attivisti e in questi primi giorni abbiamo già riscontrato milioni di views», continua la presidente di Coordown. «Ci hanno scritto associazioni spagnole, altre statunitensi… le conversazioni si sono fatte molto plurali».




Tra i protagonisti del video Mia Noelle Rodriguez, la giovane attrice e protagonista con sindrome di Down di 16 anni, insieme a Caterina Scorsone, volto della serie TV “Grey’s anatomy”, mamma di una bambina con sindrome di Down e portavoce della Global Down Syndrome Foundation.
Con loro attori, attrici e performer con disabilità che oltre a recitare hanno interpretato la canzone originale del film: Blake Stadnik, Jahmai Davis, Annika Nadine Hutsler, Ali Chapman, Danny Gomez, Cole Sibus, Domonique Brown.
Il video prodotto da Indiana Production è diretto da Rich Lee, la musica è stata composta e realizzata da Stabbiolo Music. Oltre 15 milioni le persone coinvolte nella campagna su Istagrama, mentre il dibattito sollevato, assicurano dall’associazione, proseguirà anche dopo la giornata con le diverse comunità di persone con disabilità. In occasione del lancio della campagna anche l’annuncio da parte di Fondazione Cariplo del programma di intervento triennale da 20 milioni di euro sulla disabilità, che punta a garantire il progetto di vita della persona con disabilità. Il presidente Giovanni Azzone ha voluto sottolineare che «la nuova campagna mondiale ci vede alleati con Coordown».
Tutte le immagini sono da ufficio stampa Coordown
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