Sostenibilità

È sul web il tam tam dell’accessibilità

Su diversamenteagibile.it i racconti e giudizi

di Riccardo Bianchi

Prende spunto dal famoso, e molto apprezzato, turistipercaso.it, il sito del noto programma di viaggi di Rai Tre, che ha una sezione specifica in cui gli utenti possono raccontare le proprie esperienze in giro per il mondo e contattare chi è già stato nelle mete che interessano. Solo che diversamenteagibile.it si occupa di turismo accessibile, e i racconti delle persone sono incentrati soprattutto sulle caratteristiche di accessibilità delle strutture. L’idea è venuta a Maximiliano Uliveri, un trentanovenne di Piombino, che dall’età di due anni soffre di distrofia muscolare. Sulla rete Max c’era da tempo, il suo blog era già molto seguito. Ma durante una trasferta a Roma per il concerto dei Depeche Mode, ha capito che era necessario creare qualcosa di più di un diario online: «La signorina dell’hotel mi aveva assicurato che non avrei avuto problemi» racconta. «Mi aveva detto al telefono: “Ho visto una persona entrare in ascensore con la carrozzina”. Invece, arrivato lì, l’ ascensore era troppo piccolo e non c’entravo». Max ha subito scritto su Facebook quello che gli era successo e nel giro di pochi minuti alcuni amici disabili di Roma lo hanno contattato per dargli alcune alternative. «Ho trovato una sistemazione ottima e davvero accessibile, a differenza del primo albergo, che eppure era segnato come tale sulle guide ufficiali. Allora ho capito che per quelli come me lo scambio di informazioni può essere molto più che utile».
Ecco che nasce «diversamenteagibile». Viste le esigenze dell’utenza, ai navigatori viene chiesto anche di inviare le foto dei bagni, delle stanze degli hotel o dei musei. Alle strutture che si autopresentano regolarmente (con foto e tutto il resto) e di cui almeno un utente può assicurare l’accessibilità, viene affisso un bollino di approvazione, anche se nella legenda è specificato che, viste le diverse disabilità, è bene che chiunque si assicuri che le proprie necessità siano simili a quelle della persona che ha scritto, che può essere contatta anche per avere altri consigli. Il tam tam dell’iniziativa si è diffuso. In 60 giorni ci sono già più di cento esperienze raccontate, di cui il 70% inserite dai visitatori. Non solo alberghi, ma anche palazzi artistici e mezzi pubblici, sia in Italia che all’estero. Anche Turismabile Piemonte, l’ente che raccoglie tutta l’offerta turistica regionale per i disabili, ha già contattato Max per collaborare.
Il portale, comunque, necessita ancora di alcune migliorie. «È ancora in versione beta», ci tiene a precisare Maximiliano, «e vive della passione dei lettori. Lo abbiamo messo su senza fini di lucro perché era un servizio che mancava e speriamo possa servire».

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