Sostenibilità

E se si iniziasse anche a “decostruire”?

L’Unione si impegna a varare una legge quadro ispirata a criteri di sostenibilità e di partecipazione

di Redazione

Una legge quadro per il governo del territorio ispirata a criteri di sostenibilità e di partecipazione e che tenga conto, tra l?altro, della verifica delle possibilità di recupero, di riutilizzo e di sostituzione dell?esistente a fronte di nuovi utilizzi del territorio. È l?impegno preso dall?Unione nel suo programma. Questo vuol dire che si parlerà non solo di costruire ma anche di ?decostruire?? Il programma, in questo senso, sembra tener conto della necessità di ripristinare i luoghi massacrati dalla cementificazione selvaggia anche in sintonia con la normativa sui beni culturali ed ambientali.

Nel programma della Cdl, invece, è chiaro il proposito di voler continuare sulla linea già tracciata nella legislatura precedente, dando anzi più ampio respiro ad operazioni tipo la Legge Obiettivo. Di essa si promette l?applicazione anche «alle città, con agevolazioni agli interventi di riqualificazione urbana/demolizioni/ricostruzioni». Spesso, però, dietro la maschera della riqualificazione, si cela di tutto, anche lottizzazioni per milioni di metri cubi.

Il WWF auspica che nella prossima legislatura si esca dalla logica che legittima la subordinazione ad altri interessi della protezione dell?ambiente, motivando con fittizi adeguamenti alle normative Ue interventi per le emergenze e operazioni strategiche che invece avrebbero bisogno di una condivisa opera di programmazione e pianificazione, necessarie per l?effettiva tutela del territorio.
Lucia Ambrogi – ufficio legale WWF Italia

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