Economia

E se certificassimo i minerali?

La società civile dell'Africa centrale chiede ai governi della regione di adottare proceso di certificazione delle risorse minerarie

di Redazione

Da oggi i rappresentanti della società civile dei Grandi Laghi si riunisce a Kinshasa per avviare consultazioni nel quadro di un summit alternativo. L’obiettivo è di esigere l’impegno dei capi di Stato della regione sul processo di certificazione dei minerali.

A breve ogni collo di minerali in circolazione nell’Africa centrale dovrebbe essere accompagnato da un certificato stabilito dalla conferenza internazionale sulla regione dei Grandi Laghi (Cirgl). Questo processo priverebbe i gruppi armati irregolari di risorse finanziarie ricavate da traffici illegali e limiterebbe di conseguenza le loro esazioni sui civili.

Il documento deve solo essere approvato dai capi di Stati. Per Georges Bokondo, membro dell’Osservatorio di risorse naturali in Africa australe, “la questione dello sfruttamento illegale è talmente importante che sta alla base della povertà. Se questo sfruttamento fosse legale e regolare, la popolazione della regione vivrebbe in ben altre condizioni, dando via libera a uno sviluppo vero sia dello Stato che dei cittadini. Finché la regione sarà avvolta nei conflitti, nel commercio illecito e nello sfruttamento illegale delle risorse minerarie, questo sviluppo non sarà possibile”. Una circolazione trasparente dei prodotti minerali consentirebbe allo Stato di percepire le imposte e ai cittadini di trovare un impiego.


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