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E ora rotta verso l’impresa sociale

Agenzia per le onlus, bilancio e prospettive alla fine della consiliatura Zamagni

di Redazione

In questi giorni completiamo il mandato quinquennale nell’Agenzia per il terzo settore sotto la presidenza Zamagni. Sono stati anni molto intensi e abbiamo potuto realizzare i progetti che ci eravamo posti come obiettivo nel 2007. Abbiamo emanato, con il consenso di tutte le parti interessate, le linee guida sul bilancio di esercizio e di missione, quelle sulla raccolta fondi, anche nei casi di emergenza, e quelle sul sostegno a distanza. Abbiamo posto le basi per affrontare il tema della rappresentanza degli enti nei confronti della pubblica amministrazione, della tutela dei diritti civili e della definizione dei oggetti svantaggiati. Un costante confronto con l’Agenzia delle entrate ha consentito di chiarire temi rilevanti quali la devoluzione del patrimonio delle onlus in caso di scioglimento parziale, del riconoscimento della possibilità per enti pubblici e imprese di partecipare a fondazioni onlus, e per le onlus di detenere partecipazioni in imprese sociali strumentali; è stata ammessa la possibilità di costituire trust in forma di onlus. Siamo riusciti a far approvare i decreti delegati sull’impresa sociale, istituto per il quale avremmo voluto, senza successo, ottenere specifiche agevolazioni.
Cosa resta da fare per la futura Agenzia? Molto, ma si potrà fare solo con mezzi e poteri adeguati. Occorrerà generalizzare l’obbligo per gli enti di non piccole dimensioni di pubblicare i propri bilanci, come per le imprese, onde evitare e prevenire spiacevoli e pericolosi scandali o fallimenti. Continuiamo a constatare che sono tuttora diffuse pratiche illegali di raccolta abusiva, direi delinquenziale, di fondi, che tanto danneggiano il vero non profit e su questo punto l’Agenzia dovrà avere poteri di intervento e sanzionatori. Resta poi aperto il grande e inattuato tema dell’impresa sociale che necessita di benzina fiscale e/o previdenziale, e che tanto può dare in termini di sviluppo e di occupazione, soprattutto giovanile. Spetta ora al governo di varare un’Agenzia autorevole, dotata di mezzi adeguati e in grado di favorire lo sviluppo armonico del terzo settore e con esso la crescita dell’economia socale del nostro Paese.
*consigliere Agenzia per il terzo settore

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