Volontariato

E ora Monti chiede l’affitto al servizio civile

Il ministero dell'Economia pretende 1,2 milioni per la sede dell'Ufficio nazionale

di Redazione

Sembra uno scherzo e invece purtroppo pare tutto vero. Nelle ore in cui – per salvare il servizio civile dalla chiusura per mancanza di fondi – si infittiscono i contatti fra il ministro Andrea Riccardi e il premier Mario Monti (come testimonia l’intervista al neo capo dell’Ufficio nazionale -Unsc Federico Fauttilli pubblicata sul nuovo numero del nostro magazine) si apprende che lo stesso Monti, in qualità di responsabile del ministero dell’Economia per quest’anno reclama proprio dall’Unsc 1,2 milioni di euro come canone di locazione della nuova sede di via Sicilia di proprietà dell’Agenzia del Demanio.

Il trasloco dell’Ufficio nazionale che risale a luglio dello scorso anno dalla storica sede di via San Martino della Battaglia a via Sicilia fu giustificato come ricorda un’interrogazione parlamentare depositata nei giorni scorsi da tre parlamentari della Lega Nord proprio per abbattere i canoni locativi che ammontavano a 870mila euro. Pare infatti che l’Economia avesse garantito ai risposabili del servizio civile di rinunciare in tota al canone.

Ora la doccia fredda, emersa dalla lettura del documento di programmazione finanziaria del servizio civile in approvazione in questi giorni che prevede una spesa di 1.196.000 euro proprio per sostenere l’affitto di via Sicilia (nello specifico circa 800mila euro per l’anno in corso più un arretrato di 396mila euro per il periodo 1 gennaio/31 luglio 2011, periodo in cui l’immobile per non venendo occupato fisicamente dagli Uffici dell’Unsc era comunque opzionato).    


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA