Cultura

È “Noi” la parola d’ordine del Milano Clown Festival

Decima edizione del festival dedicato al nuovo clown e al teatro di strada dedicato al "Noi" che accoglie tutte le culture del mondo. Apertura alla Casa della Carità con don Colmegna, Fondazione Parada e i Ragazzi di Bucarest. Gran finale sabato 21 febbraio per il Carnevale Ambrosiano

di Antonietta Nembri

Tre giorni, 130 appuntamenti e 21 location a Milano. Sono questi alcuni numeri della decima edizione del Milano Clown Festival che da mercoledì 18 a sabato 21 febbraio sbarca nel capoluogo lombardo in occasione del Carnevale Ambrosiano. La manifestazione la cui denominazione estesa è Milano Clown Festival internazionale sul nuovo clown e il teatro di strada quest’anno ha scelto una declinazione solidale: la parole “Noi”. Noi come accoglienza e come contrapposto ad un "io odioso" che esclude l’altro da sé. E non è un caso, quindi che il festival si apre mercoledì 18 febbraio alla Casa della Carità con don Virginio Colmegna e alcuni ospiti giunti a Milano per l’occasione. A far da collante dell’evento – come spiegano gli organizzatori – sarà Moriss (alia Maurizio Accattato, direttore della manifestazione, in versione clownesca) alla guida dai Pic del Pronto intervento clown.

L’appuntamento è alle ore 11 alla Casa della Carità con la giornata intitolata Noi-day. Con Don Virginio Colmegna ci saranno Fondazione Parada e i Ragazzi di Bucarest, la compagnia di ragazzi di strada divenuti artisti circensi grazie al clown franco-algerino Miloud Oukili. Al termine dello spettacolo e al pranzo con gli utenti gli artisti daranno vita a una spettacolare parata che attraverserà via Padova a bordo del Pic-Bus: un autobus di 12 metri che invaderà con i suoi colori la strada.

Al pomeriggio il festival si sposterà all’Ospedale dei Bambini Buzzi dove si esibirà tra musica e acrobazie. La giornata si concluderà alle ore 21 al circo Pic con lo spettacolo di Parada e dei Ragazzi di Bucarest.

Il via ufficiale del festival è però alle ore 12 in piazza Duomo, giovedì 19 febbraio: sulle note della Civica Orchestra di Fiati del Comune di Milano sarà celebrato in chiave ironica e giocosa il “funerale dell’Io odioso”, con tanto di becchini-burloni.
Le tre giornate del festival prevedono poi spettacoli dal pomeriggio fino a mezzanotte con la presenza di compagnie internazionali come lo statunitense Avner the Eccentric, con il suo spettacolo “Exceptions to Gravity” o i giovani russi di Ops Theatre per la prima volta in Italia che da San Pietroburgo portano lo spettacolo “Confused in Syracuse” e poi artisti da Francia, Spagna, Belgio, Svizzera, Israele, Venezuela e Pologna.

Accanto al concorso non mancano gli eventi speciali e un workshop gratuito alla Casa della Carità il 19 e 20 febbraio rivolto agli under 25 che vorranno cimentarsi in giocolerie, clownerie e acrobazia. Poi giornate di lavoro al Teatro Sassetti e la teatro Ringhiera.

In occasione del Carnevale Ambrosiano anche quest’anno il Festival invaderà le vi del centro città sabato 21 febbraio con due palchi in piazza San Carlo e in via Mercanti. La chiusura del festival con i BrassatoDrum al Circo Pic.

Tutti gli spettacoli sono a ingresso libero e “uscita consapevole”: cioè una piccola offerta libera nel cappello degli artisti secondo il gradimento dello show come vuole la consuetudine del teatro di strada.

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